Lo scultore Bruto Pomodoro donerà a Furnari, nel messinese, la sua scultura in ferro “Mater” presentata criticamente da Caterina Zappia. Con questo appuntamento si avvia a conclusione la prima rassegna Furnariarte ospitata nella cittadina del messinese. L’inaugurazione della scultura è prevista per domani sera, 14 settembre, alle 19.00, alla presenza di Sonia Alfano.
Seguirà un concerto della cantautrice siciliana Rita Botto e la consegna del premio Levriero d’argento, dal simbolo che campeggia nello stemma della cittadina.
FurnariArte per circa tre settimane ha ospitato mostre collettive e personali, esposizioni di abiti e gioielli delle nobildonne siciliane, musica popolare e jazz d’autore, lirica e cantautorato, tutto a Palazzo Marziani, restaurato dal comune, guidato dall’avvocato Mario Foti. La direzione artistica della rassegna è stata affidata a Saverio Pugliatti.
Bruto Pomodoro vanta un passato da scienziato, che continua a condizionarne le scelte artistiche. Adotta come elemento principe delle proprie creazioni l’immagine archetipica della forma embrionale primordiale, matrice biologica, idea innata dell’inconscio individuale e collettivo. Struttura astratta sempre uguale a se stessa, che tuttavia Pomodoro è capace di rinnovare costantemente fino a servirsene per creare forme leggibili e riconoscibili. È questo il caso dell’opera – realizzata in ferro, con la tecnica dell’esofusione, dall’associazione Fabbri d’Arte che ha usufruito del laboratorio di Nino Crisafulli – che lo scultore, da sempre legato alla Sicilia, ha voluto donare al Comune di Furnari, perché venga collocata sulla facciata di Palazzo Marziani. La scultura è stata concepita come una Pietà laica: una madre che, avviando un muto, intenso colloquio di sguardi col figlio morto, adagiato sul grembo, ricorda quando lo cullava da bambino. Un monumento al dolore femminile che riesce ad assumere un significato più ampio e meno drammatico, quello della Mater che dà origine alla vita.
Alle 21 si esibiranno il quartetto di sassofoni Aurora, e la cantautrice Rita Botto accompagnata da Giuseppe Finocchiaro e Fabio Sodano (flauto).
LE MOSTRE IN CORSO
“Fragili equilibri”, sculture di Sara Teresano.
Palazzo Marziani
28 agosto – 30 settembre – Orari: 18 – 24
Sara Teresano cerca pezzo dopo pezzo, lungo fiumare e spiagge, cave sperdute e dirupi impraticabili, i suoi frammenti di alabastro, marmo, pietra lavica, arenaria e granito, gli stessi che poi daranno vita alle sue sculture raffinate e ricercate, piccoli corpi pensanti che schiacciano l’occhio alle figure umane, certo, ma fuggono subito verso un limbo dove tutto è possibile. Diversi i pezzi esposti a Palazzo Marziani, che fanno parte della sua produzione più recente.
Il guardaroba di un’aristocratica siciliana di inizio ‘900
Palazzo Marziani
28 agosto – 30 settembre – Orari: 18 – 24
Si parte dall’intimo, e dunque biancheria, vestaglie, corpetti con le stecche di balena, cuffie, guanti, tutto realizzato da sartorie siciliane; poi i vestiti: abiti da matinée, completi da passeggio, pomeridiano, cocktail e da gran soirée. Esposto anche un abito da sposa completo del 1910 di sartoria palermitana, in raso di seta e tulle. E ancora, ventagli, messali in avorio, gioielli adatti alle diverse ore, cartamodelli e riviste di moda francesi del periodo. Esposta anche una foto originale di Donna Franca Florio.
“Figurazione Nuova”
Palazzo Marziani
4-30 settembre – Orari: 18 – 24
La collettiva “Figurazione Nuova” è curata da Saverio Pugliatti, e raccoglie sculture e tele di Antonello Bonanno Conti, Sebastiano Messina, Togo, Michele D’Avenia e Sara Teresano, Adriano Bertazzone.