Avevano rubato dei monili in oro e poi avevano cercato di piazzarli in un negozio. Erano in tre: due uomini e una donna, di probabili origini romene. La titolare del negozio si è rifiutata di comprare l’oro e ha invitato i tre ad andare via, ma subito dopo ha segnalato l’accaduto alla polizia di Stato, fornendo una descrizione dei tre.
Sebbene i tre cercassero di sviare le indagini condotte nelle immediatezze, riferendo peraltro di non conoscersi fra loro e fornendo versioni contraddittorie ed incongruenti per giustificare la loro presenza in quel luogo, i poliziotti intervenuti potevano in realtà appurare senza alcun dubbio che i tre si fossero recati a Ragusa, dalla loro residenza di Comiso, proprio al fine di disfarsi dei monili in oro di evidente provenienza furtiva.
Dopo il rifiuto del primo negozio/gioielleria di acquistare oro usato, la donna, successivamente identificata in G.V.V., 47enne romena, con svariati precedenti per reati contro il patrimonio, è riuscita a vendere alcuni gioielli ricavando 650 euro in contanti. Operazione, questa, regolarmente registrata dalla titolare del compro oro.
I tre sono stati condotti negli uffici della Questura e sono stati sottoposti a una perquisizione personale e ai rilievi foto dattiloscopici. Si è scoperto che a carico di B.I., romeno 32enne, risultavano svariati precedenti per reati contro il patrimonio, oltre che per resistenza a pubblico ufficiale, per i quali era stato arrestato in precedenza sempre dalla polizia. Il terzo complice è S.V.P, 19enne residente nel comisano.
Nel corso di una perquisizione personale sulla donna, oltre ai 650 euro provento della vendita, sono stati trovati altri 205 euro in contanti, considerati provento di altre vendite e svariati oggetti in oro. Inoltre è stata rinvenuta anche una tessera sanitaria intestata ad una 54enne di Scoglitti, risultata rubata. La donna aveva alterato i dati anagrafici per cercare di utilizzare la tessera sanitaria.
Una volta giunto in Ufficio, il B.I. – alla presenza dei poliziotti che stavano accingendosi ad effettuare perquisizione personale – dava in escandescenze per opporsi alla esecuzione dell’atto di polizia giudiziaria, aggredendoli verbalmente e minacciandoli, e cercando di compiere gesti di autolesionismo, comportamento questo cui il romeno risultava avvezzo e per il quale era già stato denunciato ai sensi dell’art. 337 cp.
Ultimate le rituali procedure, i tre venivano denunciati per ricettazione in concorso fra loro: sono ancora in corso indagini volte ad appurare la paternità dei monili in oro, le cui foto risultano pubblicate sulla pagina www.poliziadistato.it, sotto la voce: oggetti rubati.
La donna veniva altresì deferita alla Autorità Giudiziaria per alterazione di documenti, ai sensi dell’art. 482 codice penale, mentre il pregiudicato romeno B.I. veniva inoltre denunciato in stato di libertà per resistenza a pubblico ufficiale, ex art. 337 codice penale.
Sono adesso in corso le procedure per l’applicazione del Foglio di Via Obbligatorio da parte del Questore di Ragusa con divieto di ritorno nel Comune di Ragusa e sue frazioni, considerata la residenza anagrafica dei tre sul territorio di Comiso.
Maria Chiara Ferraù