Brolo (Me): mutui fantasma, arrivano gli arresti

Dopo mesi di indagini carabinieri e guardia di finanza hanno stretto il cerchio attorno alla vicenda dei mutui fantasma al comune di Brolo, centro tirrenico in provincia di Messina. Sei le ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari e un arresto in carcere. Le manette sono scattate ai polsi del responsabile dell’area economico finanziaria dell’ente locale.

I reati contestati a vario titolo ed in concorso fra loro, sono di falso materiale e ideologico commesso da pubblico ufficiale in atto pubblico, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche ed il peculato, per aver distratto a proprio favore somme di denaro dalle casse del comune di Brolo per gli anni che vanno dal 2011 al 2013.

Le indagini, coordinate dal procuratore capo Rosa Raffa e dal sostituto procuratore Francesca Bonazinga, sono state avviate nei primi mesi del 2013 da carabinieri e guardia di finanza, con l’ausilio di intercettazioni telefoniche, analisi puntigliosa di documenti inerenti le operazioni sospette. Due i filoni di indagine.

Il primo ha avuto come oggetto l’accensione di tre mutui alla cassa depositi e prestiti da parte del Comune, per mano dei responsabili dell’area amministrativa, Carmelo Arasi e Costantino Maniaci per opere edilizie mai realizzate.

Le opere in questione sono il palazzetto dello sport, le opere di miglioramento sismico per la scuola elementare Centro di Brolo ed, infine, le opere di urbanizzazione primaria afferenti località Sirò. I mutui sono stati tutti richiesti e concessi tramite documentazione che tre degli indagati, a vario titoli, hanno indebitamente modificato per ottenere elargizioni superiori rispetto a quelle stabilite nelle delibere del consiglio comunale, per un valore complessivo di circa 3,2 milioni di euro. Inoltre, sono stati falsamente attestati stati di avanzamento lavori tramite la presentazione di dichiarazioni di spesa fittizie in relazione ai quali la cassa depositi e prestiti effettuava i propri versamenti.

Tutto questo ha comportato un afflusso di denaro nei conti del comune di Brolo a completa disposizione del ragioniere Arasi che destinava il denaro in maniera del tutto arbitraria, emettendo mandati di pagamento non supportati da idonei atti autorizzativi e con causali false, gonfiandoli negli importi.

Il secondo filone investigativo ha riguardato invece come questo denaro sia stato arbitrariamente utilizzato e distribuito a favore di persone fisiche e associazioni sportive. Qui emergono le figure dell’ex sindaco di Brolo, Salvatore Messina, dimessosi nel novembre 2013dopo aver ricevuto l’Informazione di Garanzia quale persona indagata, e di numerosi altri beneficiari.  Le due società sportive beneficiarie delle somme illecitamente distratte – Volley Brolo e Volley Mar Tirreno – sono tutte riferibili all’ex sindaco.

L’ex primo cittadino ha ricevuto, inoltre, anche versamenti di denaro sui propri conti che non trovano giustificazione in alcun atto, prelevando, con l’aiuto di un collaboratore compiacente, sotto forma di anticipo, denaro contante per migliaia di Euro senza aver mai giustificato o rendicontato le spese sostenute con fatture.

Lo stesso Carmelo Arasi ha emesso mandati di pagamento ideologicamente falsi a suo favore appropriandosi indebitamente di circa 380mila Euro. In questo meccanismo di pagamenti non autorizzati è riuscita ad entrare anche la figlia, Rossella Arasi che negli anni in questione ha percepito indebitamente circa 100 mila euro. Gli altri destinatari di denaro risultano essere Santa Caranna, Antonella Campo, Giuseppina Di Leo e due indagati sottoposti a divieto di dimora.

Determinante per l’esito delle investigazioni è stata la puntuale ricostruzione di tutte le movimentazioni di denaro e delle relative indebite appropriazioni da parte degli indagati attraverso l’esame della documentazione ottenuta dalla Cassa Depositi e Prestiti, di quella acquisita presso l’ente locale, e presso l’Istituto di Credito ove sono risultati accesi i conti corrente intestati al Comune.

Per la completa definizione delle responsabilità, inoltre, è stato necessario sviluppare articolati accertamenti bancari, eseguiti nei confronti del Comune di Brolo e di tutti i soggetti coinvolti nelle attività fraudolente, così ricostruendo i flussi di denaro in entrata – relativi ai finanziamenti percepiti dall’ente locale mediante i tre mutui concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti S.p.A., nel periodo dal 2011 al 2013, per l’esecuzione di opere mai realizzate – e quelli in uscita dal medesimo Comune nel predetto arco temporale.

Tali complesse attività hanno consentito di rilevare l’esistenza di un articolato sistema di frode messo in atto dagli amministratori e funzionari dell’ente locale, i quali attraverso una serie ripetuta di falsi materiali ed ideologici in atti pubblici si sono appropriati indebitamente di denaro pubblico per circa 1.400.000,00 euro.

Attraverso tali illeciti comportamenti, i soggetti destinatari dei provvedimenti emessi dall’Autorità Giudiziaria hanno causato non solo un danno patrimoniale di rilevante entità alla Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. ed al Comune di Brolo per un ammontare complessivo di oltre 3.200.000,00 euro (pari all’importo complessivo dei mutui concessi), ma anche, considerata l’imponenza del fenomeno di espoliazione, inevitabili ripercussioni sulla corretta allocazione delle risorse destinate al soddisfacimento di esigenze della collettività.

In esecuzione dell’ordinanza applicativa delle misure cautelari, emessa in data 09.08.2014 dal G.I.P. presso il Tribunale di Patti, dopo le formalità di rito è stato tradotto in carcere Carmelo ARASI, mentre sono stati condotti presso le proprie abitazioni al regime degli arresti domiciliari Salvatore MESSINA, Costantino MANIACI, Santa CARANNA, Antonella CAMPO, Giuseppina DI LEO e Rossella ARASI. Inoltre, per Mario MESSINA, Carmelo GENTILE e Francesca MONDELLO è stato applicato il divieto di dimora nel territorio del Comune di Brolo.

 

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