L’attività alacre del poliedrico artista Salvatore De Mariano, la cui pluriennale esperienza nella danza e nello spettacolo ha prodotto una commedia musicale del tutto inedita per le nostre latitudini, esprimendo la sua abilità ed estro nel tessere un intreccio armonioso fra passato e presente. “Robin Hood”, un musical adatto per tutti i tempi, è stato da lui attualizzato all’insegna di una tematica, quale la povertà, tristemente endogena nel tessuto socio-economico odierno. Avvalendosi degli allievi di tutte le età afferenti alla “Dancing Art”, scuola da lui fondata e cresciuta nelle adesioni in maniera esponenziale, Salvatore De Mariano, vestendo i panni perfino di regista nonché del coreografo, ha rielaborato l’opera di Beppe Dati, offrendola al pubblico in piazza Cannistraci, tratteggiando un azzeccato parallelismo storiografico fra l’Alto Medioevo, in cui una leggenda senza tempo di eroi e scellerati è impregnata delle inquietudini e delle incertezze dovute ai cambiamenti epocali analogamente speculari a ciò che si sta verificando agli inizi del terzo millennio. Nella foresta di Sherwood la bramosia, l’audacia, l’amore, l’inganno e l’avventura sono le componenti dominanti in un palcoscenico dominato dalla semplicità degli addobbi e da un cromatismo luminoso prevalentemente uniforme e soffuso, tipico dei contesti prettamente gotici, quasi a concepire i protagonisti di quella selva come degli elfi dotati, pur nella loro povertà, di poteri e sentimenti straordinari in antitesi al freddo ed ostile ambiente della corte regale. La commistione di balletti dai differenti tipi, spazianti dal classico fino al moderno hip hop, lasciano intendere che l’umanità esprime se stessa per mezzo del proprio corpo e della propria mente con il precipuo messaggio di raggiungere quanto prima un periodo idilliaco trionfante di buoni sentimenti. Tutto ciò è stato reso possibile anche grazie all’apporto di altri maestri quali Luciana Monticelli, Ivana Cattafi, la quale si è particolarmente distinta per la bravura di avere introdotto balletti di break dance uniformandoli al contesto dell’epoca, Andrea Manera e Gianni Berta. Il musical ha trovato la sua completezza negli attori teatrali locali, la cui dizione e recitazione sono state curate con efficacia da Enrico Pittari. La risultante è stata dunque un successo originato indubbiamente da lunghi mesi di studio e di prove continue per raggiungere una performance di buon livello, in grado di coinvolgere emotivamente gli astanti. Piena soddisfazione ha espresso a fine serata Salvatore De Mariano, il quale ha affermato la sua volontà di dare ai suoi spettacoli musicali una valenza didattico – allegorica incentrata sui temi più scottanti del vissuto quotidiano ed alleggeriti in alcune sequenze da scenette comiche. Grazie alla sua passione e tenacia è riuscito nell’arduo compito di contemperare con successo i due ruoli di insegnante di danza e di regista realizzando per il terzo anno consecutivo un’iniziativa, che trova l’entusiastico favore della gente nelle piazze e nei teatri del comprensorio tirrenico messinese.
Rodrigo Foti