Undici dipendenti Coime del comune di Palermo sono stati raggiunti da altrettante ordinanze di custodia cautelare per associazione a delinquere finalizzata al peculato, falso e accesso abusivo a sistema informatico.
Le indagini erano state avviate dai carabinieri nel 2011 e hanno consentito di documentare un complesso meccanismo che permetteva agli indagati di conseguire somme di denaro non dovute attraverso la modifica o l’alterazione delle buste paga.
I dipendenti, in pratica, si aumentavano lo stipendio e hanno causato un danno di oltre un milione di euro. Venivano anche taroccati i Tfr. Una truffa scoperta dai carabinieri che stanno eseguendo le ordinanze nell’ambito dell’operazione Bancomat.
In carcere andranno Antonino Chinnici, 52 anni, Francesco Centineo, 56 anni; Maria Rosaria Pollara, 52 anni e Andrea Cucinella, 63 anni. Ai domiciliari Antonio Ventura, 52 anni. Sottoposti alla misura interdittiva della sospensione dal pubblico ufficio al comune di Palermo, Salvatore Borrello, 60 anni; Giovanni Carramusa, 64 anni; Raffaele Vainolo, 59 anni; Rodolfo Santoro, 56 anni, Gaetano Fiorentino, 64 anni e Antonino Prester, 49 anni.