I carcerati di Messina hanno preso parte al progetto di pittura su stoffa “Coloriamo la vita” organizzato dal CEpas. Il laboratorio è stato seguito con interesse da 15 ospiti della sezione maschile “protetti” che si sono sbizzarriti, sotto la guida della docente Liliana Niceta,a creare magliette con disegni.
Queste magliette sono state poi donate dal Cepas agli stessi autori-artisti che le hanno indossate o regalate ai loro familiari. Il corso, coordinato da Lalla Lombardi, si è avvalso del supporto di altri sei volontari.
“E’ importante portare all’attenzione di tutti la vita all’interno del carcere che certamente riveste una varietà di problematiche che coinvolgono la realtà sociale” ha dichiarato don Umberto Romeo presidente del Cepas. Questo concetto e il lavoro dei volontari è stato recentemente ribadito dall’ “Osservatore di strada”, il periodico dell’Osservatore Romano citando il corso di trucco e autotrucco “Belle dentro” organizzato dal Cepas presso la Casa circondariale di Messina.
“Il tempo quando si è chiusi in una cella sembra non passare mai, ma ogni opportunità che si offre e soprattutto l’incontro con volontari che danno ascolto e sostegno, può diventare momento di crescita, consapevolezza e rinascita”, ha aggiunto Lalla Lombardi.
Questo progetto è stato possibile grazie alla sensibilità della direttrice dell’Istituto di pena Angela Sciavicco, al lavoro di Letizia Vezzosi, responsabile capo area trattamentale, di Nicoletta Irrera, educatrice della sezione e al personale di Polizia penitenziaria con la comandante Antonella Machì.