MULTIFIDI comunica l’acquisizione del Castello Aragonese di Comiso e consolida sempre di più il suo patrimonio. Conosciuto anche come il “Palazzo del Conte Naselli”, l’immobile sito nel centro storico casmeneo e che si estende su una superfice di 1.300 mq., è l’edificio più antico di Comiso e una delle testimonianze più significative della storia e della cultura della città.
Le sue origini risalgono al periodo bizantino, ma il complesso attuale, di interesse storico, fu edificato nel XIII° secolo. Il castello ha subito modifiche e ampliamenti nel corso dei secoli, in particolare sotto il dominio aragonese, da cui prende il nome. E’ uno dei castelli medievali meglio conservati e la sua posizione strategica e la robustezza delle sue mura ne fecero un punto di riferimento militare e politico durante le varie epoche storiche.
Il Castello è stata la dimora storica della famiglia Naselli d’Aragona che ha governato la città dal 1453 al 1816. I Naselli sono stati una delle più importanti famiglie nobiliari di Comiso e della Sicilia. Furono investiti del titolo di Barone della Mastra (attuale Butera), della baronia e terra di Comiso, Barone di Diesi (attuale Aragona). Per privilegio di re Alfonso divennero regio “Magister Iuratus”. Sono stati nominati Conti di Comiso dal re di Spagna Filippo II. Sono stati anche principi d’Aragona, viceré della provincia di Cosenza, Baroni di Casalnuovo (NA). Hanno ricevuto diverse diversi titoli ed onorificenze, tra questi spicca la figura di Baldassare V Naselli che è stato nominato Capitano Giustiziere di Palermo e più volte Deputato del Regno, è stato anche inviato a Napoli come ambasciatore, in nome della deputazione del Regno di Sicilia e nominato maggiordomo della regina, maggiordomo del re, capo della casa reale e presidente del Supremo Consiglio di Sicilia. Grazie alla figura di Baldassare V, la famiglia Naselli e la Contea di Comiso raggiungono una posizione di primo piano nella feudalità isolana.