Cinema: l’attrice siciliana Manuela Ventura nel cast del film “La treccia”

Dopo aver conquistato oltre un milione di spettatori in Francia arriva nei cinema italiani  La Treccia, dall’autrice dell’omonimo best seller con oltre 5 milioni di lettori.  Reduce dal successo di “Mascaria”, film tv andato in onda qualche giorno fa su Raiuno, Manuela Ventura, questa volta, sarà nel cast del film “La Treccia” di Laetitia Colombani, nei cinema dal 20 giugno. L’attrice interpreterà la madre di Giulia, la quale avrà un rapporto conflittuale con la figlia soprattutto in seguito al grave incidente del marito che farà scoprire la situazione debitoria dell’azienda di famiglia.

La pellicola è stata realizzata con il contributo di Apulia film fund di Apulia film commission e Regione Pugliaa valere su risorse del Por Puglia e del bando coproduzioni minoritarie 2020 della direzione generale cinema e audiovisivo del ministero della cultura.

Manuela Ventura inizia all’età di 13 anni i primi approcci con il teatro. Successivamente si diploma come attrice presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma e si è laureata in lettere moderne a Catania. Inizia a lavorare per il cinema e la televisione e sarà diretta da Ridley Scott, Michele Soavi, Sergio Castellitto, Luca Ribuoli, Isabella Leoni, Francesco Miccichè, Massimiliano Camaiti, Giulio Manfredonia, Giacomo Campiotti, Fabrizio Costa.

Nel 2014, Ventura prende parte al film “Anime Nere” diretto da Francesco Munzi (vincitore del David Donatello 2015). Nel 2019 interpreta la divertente marchesa francese al fianco di Antonio Albanese nel film “Cetto c’è, senzadubbiamente” di Giulio Manfredonia. Nel 2022 è nel cast principale del film “Primadonna”, regia Marta Savina, vincitore del Premio Panorama Italia al Festival Alice nella città 2023. Recentemente è apparsa su Netflix in “Sulla stessa onda” e “Generazione 56k”. Recenti sono le collaborazioni con il Teatro Stabile di Catania e il teatro Metastasio di Prato. Ultimamente, l’artista ha portato in scena lo spettacolo “Si illumina la notte” con la regia di Livia Gionfrida e prodotto dal teatro Metastasio di Prato e teatro Metropopolare.

Nella pellicola tre donne si ribellano alla sorte che è stata loro assegnata e decidono di lottare, tessendo inconsapevolmente una rete di speranza e solidarietà. È la storia che si racconta nel film “La Treccia”, adattamento cinematografico dell’omonimo best seller, divenuto in poco tempo un fenomeno internazionale, scritto dalla stessa regista Laetitia Colombani, che ha firmato anche la sceneggiatura. Protagoniste della vicenda sono tre giovani donne interpretate da Fotinì Peluso, Kim Raver e Mia Maelzer.

Il film, girato in Puglia nel 2022 tra Monopoli e Conversano, è diviso in tre episodi collegati e girati in Italia, Canada e India. Siamo infatti a Niyamatabad, nell’India del Nord. Smita è una “intoccabile”. Sogna di dare alla sua giovane figlia un’educazione e farà di tutto pur di farlo accadere. Smita prende quindi una decisione importante: lasciare tutto e andare verso sud, alla ricerca di una sorte migliore. In Italia, Giulia lavora nel laboratorio di cascatura a conduzione familiare di proprietà del padre. In seguito a un grave incidente in cui suo padre è coinvolto, Giulia scopre che l’azienda di famiglia è sul lastrico. Sarah, che vive in Canada, è un avvocato di successo. Quando sta per essere promossa alla direzione dello studio, scopre di avere un tumore al seno. Legate senza saperlo da ciò che hanno di più prezioso, Smita, Giulia e Sarah si ribellano alla sorte che è stata loro assegnata e decidono di lottare, tessendo inconsapevolmente una rete di speranza e solidarietà.

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