Riparte l’estate culturale di piazzetta Bagnasco a Palermo. In programma presentazioni letterarie, confronto tra generazioni, incontri con il mondo dell’imprenditoria. Si partirà mercoledì 12 con la presentazione dell’ultimo libro di Marcello Sorgi. Un programma ricco di appuntamenti ed eventi¸promosso dall’associazione piazzetta Bagnasco, che animerà l’estate di uno degli spazi cittadini in cui da sempre la cultura incontra i tanti attori del territorio, facendo sinergia con il mondo dell’imrpenditoria, accademico, dell’arte e del terzo settore.
Il programma della manifestazione è stato realizzato in collaborazione con la libreria Modus vivendi e I love Sicilia e con Cappadonia gelati e Libero Motisi fiori come sponsor.
Il libro “San Berlinger, l’ultimo capo del popolo comunista”è il libro scritto da Marcello Sorgi che sarà presentato alle 18.00 di mercoledì 12 giugno. A dialogare con l’autore sarà la giornalista Elvira Terranova, cercando di trovare risposta ad una delle domande che pone il testo, ossia “perché ancora oggi la sinistra italiana ha bisogno di coltivare il mitodi Berlinguer?”.
“La stagione bella” di Francesco Carofiglio, invece, sarà presentato martedì 18 giugno. Un altro degli appuntamenti in programma moderatoda Giulia Noera, con la partecipazione di PamelaVilloresi, direttrice del teatro Biondo di Palermo. A portare il saluto di benvenuto ai presenti, mercoledì 12 giugno, sarà Donato Didonna, presidente dell’associazione piazzetta Bagnasco, dando il via ufficiale alla stagione che ospiterà anche la rassegna letteraria tutta al femminile “A tu per tu” a cura di I love Sicilia, ma sarà anche occasione per riflettere delle tematiche più pressanti nel nuovo millennio attraverso l’incontro e il confronto a più voci tra generazioni.
Il libro
Segretario del Pci tra il 1972 e il 1984, a conclusione e culmine di una lunga militanza, Enrico Berlinguer è considerato uno dei personaggi più iconici, carismatici e indiscutibili della cosiddetta «Prima Repubblica». In questo libro Marcello Sorgi ripercorre la sua parabola politica dall’enunciazione della strategia del «compromesso storico», che porterà al confronto con il presidente della Dc Aldo Moro e ai governi di solidarietà nazionale presieduti da Andreotti, al progressivo distacco dall’Unione Sovietica, definitivamente sancito dopo il colpo di Stato in Polonia del 1981, alle elezioni del 1976 con il risultato storico del 34,37 per cento alla Camera – a un’incollatura dalla Dc –, fino alla morte prematuramente sopraggiunta durante un comizio, quando il partito era ormai avviato al declino. Contrapponendo la storia alla leggenda e la cronaca all’agiografia, Sorgi offre una lettura inedita della leadership di Berlinguer attraverso la propria diretta testimonianza e i ricordi di alcune figure chiave di quegli anni, tra cui Achille Occhetto, Massimo D’Alema, Giuliano Ferrara e Walter Veltroni. Nell’osservare così da vicino il mausoleo dell’«ultimo capo del popolo comunista» sarà impossibile non riconoscerne le crepe, né evitare di interrogarsi sulle ragioni per cui, ancora oggi, la sinistra italiana continua a vivere nella sua ombra.
Marcello Sorgi tiene sulla “Stampa”, giornale che ha diretto per sette anni e di cui è editorialista, una rubrica quotidiana, “Il Taccuino”, dedicata ai fatti della politica italiana. È stato anche direttore del Tg1 e del Giornale Radio Rai. Ha scritto per Sellerio La testa ci fa dire. Dialogo con Andrea Camilleri; per Rizzoli Edda Ciano e il comunista (da cui è stato tratto un film per Rai 1), Le amanti del vulcano, Il grande dandy, Le sconfitte non contano; per Einaudi Presunto colpevole. Gli ultimi giorni di Craxi; per Marsilio Quando c’erano i comunisti, con Mario Pendinelli, e Mura, la scrittrice che sfidò Mussolini; per Bompiani Colosseo vendesi.