Lo spettacolo “Centomila, uno, nessuno” di Giuseppe Argirò e con Giuseppe Pambieri, chiude la stagione teatrale “Si alzi il sipario” del nuovo teatro val d’Agrò di Santa Teresa di Riva, nel messinese. Appuntamento per domenica 26 maggio alle 18.30.
In scena un viaggio ironico e appassionato nel multiforme universo dello scrittore siciliano, un ritratto inedito disegnato attraverso le figure più significative della sua vita, le sue opere, il suo pensiero. Una riflessione scanzonata e umoristica sull’uomo del Novecento, a cui solo la scena può dare voce.
Lo spettacolo, affidato alla maestria di Giuseppe Pambieri, racconta gli aspetti meno conosciuti dell’esistenza di Pirandello: dal rapporto con la domestica Maria Stella che nutrì la sua immaginazione religiosa e il suo magico mondo popolare, tanto da guadagnarsi una citazione nella prefazione dei Sei personaggi, alla figura del precettore, custode del suo apprendistato culturale, dai tumultuosi anni giovanili e dal rapporto conflittuale con il padre al soggiorno tedesco e agli amori, specchio di un immaginario erotico ossessivo e di una personalità complessa e tormentata.
“Siamo soddisfatti dell’offerta culturale che in questi intensi mesi abbiamo proposto al nostro pubblico, da sempre molto attento, serio, critico e che apprezza la bravura degli artisti – dichiara Cettina Sciacca, direttrice artistica del nuovo teatro Val d’Agrò – Registro un grande entusiamo e i numeri sulle presenze di questa stagione lo testimoniano. Sto lavorando al cartellone del prossimo anno, che è quasi tutto definito, con spettacoli che ho visto personalmente cercando di scegliere un teatro di qualità che il nostro pubblico possa apprezzare.
Abbiamo iniziato la campagna abbonamenti con diritto di prelazione che può essere esercitato entro il 30 maggio, mentre per tutti gli altri c’è tempo fino al 30 giugno. Stiamo valutando se fare gli spettacoli non solo la domenica, ma anche il sabato. Per fare ciò, dobbiamo raggiungere un certo numero di adesioni per poter affrontare questo ulteriore sforzo economico. Non è semplice portare degli spettacoli di livello con degli artisti di importanza nazionale, coprendo anche tutte le spese connesse a queste trasferte. Abbiamo lavorato con costanza e determinazione. Ringraziamo i nostri sponsor e tutti coloro che ci supportano in questo cammino. Possiamo considerare il Nuovo Teatro Val d’Agrò come un avamposto di cultura, un luogo di incontro e scambio”, conclude la direttrice artistica.