Sabato 23 marzo Buzzy Lao, cantautore e bluesman piemontese di base a Palermo, e la sua band si esibiranno live all’Epyc di Palermo (ore 21.00 – via Pignatelli Aragona, 42 – ingresso gratuito) per uno showcase di presentazione del nuovo singolo, da poco uscito in tutte le piattaforme digitali e in radio, dal titolo “Io che non conosco più l’amore”.
Buzzy Lao, con le sue tematiche di protesta nei confronti della società contemporanea, fonde abilmente le ritmiche R&B Soul/Funk con le melodie italiane degli anni ‘60 e le percussioni tribali del Sud America con elettrizzanti chitarre Afro Blues. In questo brano, così come nel nuovo disco, l’artista si è lasciato ispirare da quelle sonorità che lo hanno fatto innamorare della chitarra e della musica fin da quando era bambino, da Pino Daniele a Fela Kuti, da Santana a Lucio Battisti. Un ritorno alle origini che esalta le sue doti chitarristiche con un sound retrò ma rivisitato in chiave moderna e accompagnato da una lunga e costante ricerca personale musicale che affonda le radici nel Blues primordiale africano, nel Jazz, nell’Afrobeat e nel Funk, sulla scia di altri artisti internazionali contemporanei come Michael Kiwanuka e i Nu Genea.
“A livello tematico, il brano esplora questioni strettamente legate alla realtà odierna. Il testo presenta – racconta l’artista – in modo ironico e diretto le sfide che l’uomo moderno affronta nel trovare un significato spirituale ed esistenziale nella società contemporanea. Temi a cui ho sempre dedicato impegno e ricerca ma che ora esprimo con una chiarezza tagliente e a tratti provocatoria. Inoltre, ho voluto esprimere in modo palese il senso di smarrimento e frustrazione della nostra generazione, bloccata da un senso di impotenza e depressione accentuato da una sovrabbondanza di stimoli che ci fa quasi dubitare se ne vale la pena di provare ad essere migliori non riuscendo più a provare nulla”.
“Il protagonista del singolo – prosegue – vive un’epoca in cui è costretto dal sistema sociale occidentale ad uccidere la sua voce interiore a favore della produttività e della pace dei sensi a buon mercato. Ritrova se stesso solamente abbandonandosi all’amore incondizionato, lo stesso che la società moderna cerca di nascondere in quanto non produce un ritorno certo, lo stesso amore che l’uomo ha un tempo soffocato in virtù di apparire più perfetto e più suo agio nel mondo falso contemporaneo e che ora lo salva mostrandogli la verità.”
Al brano, prodotto da Florian Monchatre (Fatoumata Diawara, Blick Bassy, Tinariwen) tra Parigi e Palermo, hanno collaborato diversi musicisti tra cui Tiziano Salerno che con il suo ritmo di batteria prende spunto dall’R&B e dal Soul/Funk di scuola Motown anni ‘60, Salvo ‘Cheerio’ Cincirrone con le sue percussioni Afro Latin e ai cori c’è il contributo speciale di Martina Cirri, giovane cantautrice palermitana che con la sua voce Soul fa anche parte della nuova live band di Buzzy Lao insieme a Salvo Casano alla batteria e Damiano Vitrano al basso.
BUZZY LAO, pseudonimo di Alberto Salerno, classe ’87, nasce a Torino da genitori originari di un piccolo paese Arbëreshë (minoranza etno-linguistica albanese) in Calabria e cresce musicalmente a Londra, tra jam & studio sessions per svariati progetti musicali, dove vive 6 anni. È un artista no border fortemente influenzato dalle radici della musica nera combinata con il suo distintivo sound intimo e “Soul touching” caratterizzato da una emozionante scrittura in italiano che guarda oltre, verso un più profondo concetto di melting pot musicale tanto caro alla cultura World Music. Buzzy Lao, forte nella sua cross-cultural sensitiveness, Dopo aver girato in tour l’Europa con diverse formazioni come chitarrista torna a Torino nel 2016 e nello stesso anno firma per l’etichetta discografica INRI che pubblica il primo disco da solista HULA, con cui ottiene ottimi riscontri di pubblico e di critica (La Stampa lo definisce ‘un bluesman di ultima generazione’; di lui Rockit scrive che ‘sforna canzoni di rara fattura per il nostro paese’). La sua Weissenborn, suonata insieme a chitarre acustiche ed elettriche in accordature aperta, fanno emergere anche la sua natura di performer che alterna momenti di grande energia sonora a passaggi acustici intimi e delicati.
All’album segue un tour di più di 100 concerti in tutta Italia e Europa, con aperture importanti, come quella ai Sigur Ros per gli I-Days 2016 di Milano. Nel 2017 esce invece ‘Live at Jazz Club Torino’, disco registrato dal vivo con la band durante la data nel capoluogo piemontese. Buzzy Lao è legato anche al mondo del Surf & Skate: infatti è stato ospite, come special artist, dello Skate & Surf Film Festival di Milano nel 2019. A gennaio 2020, dopo essersi trasferito a Palermo poiché affascinato dalla cultura esotica e mistica dell’isola al centro del Mediterraneo, pubblica il secondo disco ‘Universo / Riflesso’ per INRI e Bunya Records, label fondata dallo stesso artista insieme a una piccola ma affiatata squadra di colleghi e addetti ai lavori. Il secondo album, che ottiene recensioni esaltanti, fonde il Blues, l’Afrobeat e il Reggae contaminati ora dal folk contemporaneo e internazionale di Josè Gonzalez e Micheal Kiwanuka. Il disco vanta anche la partecipazione di Dargen D’Amico, amico ed estimatore, nel brano ‘Haya’. Nel 2021 prosegue il suo percorso artistico e umano in Sicilia, e si dedica alla scrittura di nuovo materiale da cui nasce ‘Fango’, la nuova ballata folk e intimista pubblicata a sorpresa il 18 maggio 2021 e che anticipa un tour estivo in acustico in tutta Italia. Buzzy Lao negli ultimi due anni è stato impegnato alla lavorazione del nuovo disco tra Palermo e Parigi con il produttore francese Florian Monchatre che ha già lavorato con alcuni dei migliori artisti della scena World internazionale come Fatoumata Diawara, Blick Bassy e i Tinariwen. Nel gennaio 2024 è uscito “Fra un milione di stelle” il primo singolo che anticipa il disco vedrà la luce nel 2024 e sarà supportato da una nuova intensa attività live con band.