Una folla di devoti di San Sebastiano, patrono di Tortorici, centro nebroideo nel messinese, ha salutato il rientro nella chiesa madre delle reliquie e del fercolo del Santo, a seguito della processione lungo le vie del centro storico.
Sabato scorso è stato celebrato nella chiesa di San Nicolò il vespro solenne a cui sono seguiti i fuochi pirotecnici. Il simulacro del Santo era rimasto dallo scorso 20 gennaio nella chiesa al centro del paese per poi ripartire domenica, giorno dell’ottava. Al termine della celebrazione della messa solenne delle 11.00 i nudi, i fedeli vestiti di bianco e a piedi scalzi che portano in giro il simulacro del Santo per le vie del paese. Una processione sentita, quella dell’ottava, così come quella del 20 gennaio, giorno in cui la Chiesa ricorda San Sebastiano.
Tantissimi i nudi che hanno partecipato alla giornata di festa, tutti stretti attorno al simulacro con le reliquie del Santo patrono, il cui culto è molto sentito da tutti gli oricensi, anche da quelli che vivono lontani. Non è raro che anche chi vive all’estero almeno una volta nella vita ritorni al paese natìo per assistere ancora alla festa di San Sebastiano. Una festa articolata, intensa, molto sentita da tutti.
All’uscita dalla chiesa di San Nicolò, prima si è svolta la questua per le vie del centro che non erano state raggiunte giorno 20. Fino a qualche anno fa non era raro che i questuanti rimanessero da soli, ma adesso i sacerdoti di Tortorici non lasciano per tutto il tempo i fedeli che portano in giro il simulacro del patrono oricense. Nel primo pomeriggio, poi, è iniziata la processione vera e propria che è partita da piazza duomo per poi ritornarvi. Le donne, tutte con i fazzoletti in testa, a precedere il fercolo di San Sebastiano, portato a spalla dagli uomini. Una processione suggestiva, soprattutto quando viene vista dall’alto.
Il lungo corteo di donne, una volta giunto in piazza duomo, si è disposto in cerchio per permettere ai nudi di effettuare le tradizionali “ballate d’a vara”. Per tre volte si gira in cerchio in piazza duomo e per altrettante volte il fercolo entra in chiesa ed esce nuovamente all’esterno. All’ultimo giro, invece, i nudi fanno letteralmente affacciare la statua di San Sebastiano alla porta della chiesa, per un ultimo saluto ai fedeli riunitisi in piazza duomo. Come si può vedere dalle foto, gentilmente concesseci dalla pagina Facebook “San Sebastiano martire patrono di Tortorici, associazione I Nudi”, la processione dell’ottava, così come quella di giorno 20, termina quando il cielo è già scuro e sono tantissime le persone che si accalcano sulle scalinate del convento e nella piazza per salutare il patrono che si affaccerà il lunedì dell’Angelo dal balcone dietro l’altare maggiore della chiesa di Santa Maria Assunta, per benedire il paese. La statua di San Sebastiano, inoltre, sarà portata in processione nuovamente a maggio in occasione della festa primaverile. Un tempo la festa veniva effettuata per permettere ai numerosi allevatori, di partecipare alle manifestazioni in onore di San Sebastiano in quanto in inverno non era raro che fossero lontani dal messinese, impegnati con le loro mandrie nei posti di mare, più caldi e confortevoli.
La festa di San Sebastiano, però, non è terminata con il giorno dell’ottava. Ieri, il lunedì successivo alla festa, è stata celebrata alle 9 la messa chiamata “del perdono” nel corso della quale il sacerdote ha benedetto il cotone che poi è stato distribuito ai fedeli.