Messina: aspettando il Natale con lo chef Pasquale Caliri

Lo chef Pasquale Caliri è stato l’ambasciatore del gusto e il protagonista dello show cooking organizzato presso l’istituto Albatros di viale Giostra e dedicato ai soci del Cral della Città Metropolitana di Messina.

L’iniziativa, intitolata “Aspettando il Natale. Prepariamo il Menù delle Feste”, promossa dal direttivo del Cral di Palazzo dei Leoni, con un ruolo fondamentale svolto dalla vicepresidente Pina Giarraffa. ha riscosso un notevole interesse facendo registrare il sold-out.

La maestria di Caliri ha coinvolto gli allievi speciali in un’esperienza non solo culinaria ma anche sensoriale ed esperienziale di alto livello e ha permesso a tutti i partecipanti di carpire alcuni segreti dell’alta cucina.
Il menù proposto per l’occasione è stato un omaggio a Gualtiero Marchesi e ha compreso un raffinato risotto all’ostrica, una deliziosa faraona accompagnata da funghi, castagne e cioccolato, e un irresistibile namelaka di lamponi.
Pasquale Caliri è un “rivoluzionario del passato” e propone piatti realmente provocatori e spavaldi, sovvertendo l’ordine degli ingredienti nella descrizione, mescolando con disinvoltura le provenienze con l’obiettivo di allertare sensi, scombinare assiomi e scatenare riflessioni.
Il suo è un sincero e autentico distacco dalle mode gastronomiche imperanti, sostenuto però da tecnica, sensibilità e ironia. Quello che serve, e sempre di più manca, a una ristorazione che ha abdicato alla sua vocazione più autentica perdendo senso, identità e valore culturale.

“La cucina è passione che si fa protagonista e vive nel piatto – ha affermato il maestro Caliri – e che deve emozionare ed esaltare le sensazioni giocando con la memoria e i sensi. Ma la cucina è anche rigore, rispetto delle regole e questa intransigenza non costituisce un limite perché solo da essa nasce la pretesa di fare e adoperarsi per il meglio. Nel corso riservato ai soci Cral della Città Metropolitana di Messina ho cercato di trasmettere non solo gli insegnamenti culinari ma anche sensazioni che, dopo tutto, rappresentano l’essenza di questa attività. Così come ha affermato il grande Gualtiero Marchesi, cucinare è una scienza e spetta al cuoco farla diventare un’arte”.
Al termine dell’iniziativa a tutti i partecipanti è stato consegnato un ricettario per poter replicare queste prelibatezze a casa propria.

 

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