Siracusa: “la grande eredità” a Sortino, Palazzolo Acreide e Noto

Alla scoperta di storia, personaggi e tradizioni del territorio. Prosegue con successo “La grande eredità”, il progetto ideato e gestito dall’ente del terzo settore Sistema rete museale Iblei Ets, con il patrocinio del ministero del lavoro e delle politiche sociali e selezionato dall’assessorato regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro.

Dopo Floridia, Solarino e Cassaro, altri 3 comuni del siracusano spalancano le porte di musei e antichi palazzi per svelare il volto più autentico del proprio passato. Si tratta di Sortino, Palazzolo Acreide e Noto, dove le attività progettuali hanno avvio con la presentazione da parte della coordinatrice, Cetty Bruno, e dai saluti istituzionali dei sindaci, Vincenzo Parlato, Salvatore Gallo e Corrado Figura.

A Sortino da oggi, mercoledì 4 ottobre, a domenica 7, il progetto prosegue con la collaborazione di 4 sedi museali: Antiquarium del medioevo sortinese, museo dell’Opera dei pupi, museo del carretto Rio e La Casa dei Nonni, l’antico laboratorio dell’apicoltore. Nella galleria museografica comunale l’esperto Mario Lonero relazionerà sull’antica storia di Sortino e della sua ricostruzione, per poi condurre i presenti alla scoperta dei principali monumenti. Il volontario Dionisio Mollica racconterà ai ragazzi la vita del parroco Don Andrea Gurciullo, storico e cronista del tempo. Negli ultimi 2 incontri i giovani parteciperanno a vari laboratori didattici tematici.

Sortino lascerà quindi il posto a Palazzolo Acreide, dove “La grande eredità” si snoderà dal 9 al 12 ottobre. Qui l’antropologo Nello Blancato ricorderà la figura di Turi Rizza, falegname stravagante, che a Carnevale coglieva ogni occasione per fare nuovi scherzi, diventando l’attrazione principale delle sfilate. La lezione sulla storia di Palazzolo Acreide sarà affidata alla docente Anna Rosetta. Il variopinto laboratorio della lavorazione della cartapesta sarà curato dal maestro Seby Leone.

Ma “La grande eredità” ha coinvolto anche Noto, grazie alla disponibilità, tra gli altri, del presidente della Pro Loco, Piero Giarratana. Nella capitale del barocco i discenti hanno avuto l’opportunità di ascoltare, dalla voce dell’esperto Vincenzo Belfiore, la storia di Vincenzo Sinatra, capomastro “architetto” che ha contribuito maggiormente alla rinascita del Val di Noto. La storia della città è stata affidata al manager Salvo Celeste, che ha curato anche la visita guidata dei beni monumentali di Noto. Gli ultimi 2 incontri sono stati dedicati al laboratorio di costruzione del “Cilio” di San Corrado, curato dal maestro Corrado Perricone.

Soddisfatti Paolino Uccello, presidente del sistema rete museale Iblei, e Cetty Bruno, ideatrice del progetto: “Il successo del Progetto “La Grande eredità”, rilevato dalla ottima presenza di ragazzini e studenti, residenti e turisti di ogni età, alle diverse attività, dimostra, semmai ce ne fosse il bisogno, la grande sete di conoscenza delle nostre radici che, anche tramite questo progetto, ci impegniamo a valorizzare e legare, in un filo ideale, al presente”.

 

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