Lo hanno invocato anche quando la pandemia infuriava per le strade del mondo, sicuri che neanche questa volta il loro beato venuto da lontano li avrebbe abbandonati. Così è stato. La fine della pandemia ha rafforzato un legame indissolubile: quello tra gli abitanti di Santa Lucia del Mela, borgo incantato del Messinese, e il Beato Antonio Franco.
Tra pochi giorni, sabato 2 settembre, ricorrerà il decennale dalla beatificazione. Un anniversario importante, che si celebrerà con un intenso programma religioso, che avrà inizio domenica 27 agosto per culminare appunto, sabato 2 settembre, nella giornata interamente dedicata al Beato (vedi programma religioso della manifestazione).
“C’è molta attesa, non soltanto da parte della comunità luciese. Il Beato Antonio Franco è una figura straordinariamente viva e presente: a lui ci si continua a rivolgere come quando, secoli fa, dalla sua condizione privilegiata di benestante scelse di aiutare gli ultimi”, commenta padre Paolo Impalà, parroco della Concattedrale di Santa Lucia del Mela. Qui riposa il corpo del beato, ricomposto nel 2013, proprio in occasione della beatificazione, dall’antropologo Dario Piombino-Mascali, in seguito alla ricognizione canonica del tribunale ecclesiastico formato dai sacerdoti Paolo Impalà, Francesco La Camera e Giuseppe Turrisi.
Il “San Francesco siciliano”, morto quarantenne, in odore di santità, da patrizio napoletano, seppe farsi umile tra gli umili, abbracciando i più deboli e aiutandoli concretamente a sconfiggere i mali del tempo. Tra le battaglie da lui condotte, due sono drammaticamente attuali: quella contro gli usurai e il prestito a usura e quella a favore della dignità delle donne, secoli prima che se ne avesse coscienza.
Una scelta di vita, quella di Antonio Franco, un patrizio napoletano destinato all’avvocatura ma con una più forte vocazione spirituale. Un’esistenza piena seppure breve, che ha abbracciato non soltanto l’arcidiocesi di Messina, ma anche quelle di Napoli e di Madrid, così come le diocesi di Aversa e Roma.
Dopo una laurea conseguita a soli 17 anni, il giovane Franco dà pieno ascolto alla sua vocazione, che lo porta alla difesa degli ultimi e delle donne in un periodo controverso come quello post-tridentino. Dopo la nomina a cappellano reale alla corte di Madrid, sotto Filippo III, viene infatti destinato a essere cappellano maggiore del Regno di Sicilia, a cui è connesso anche il ruolo di abate e prelato di Santa Lucia del Mela.
Benché piccolo, il centro messinese viveva una realtà assai complessa: gran parte dei suoi abitanti era infatti analfabeta e versava in uno stato di estrema povertà. In questo contesto operò Antonio Franco, il cui ruolo era spirituale ma anche di natura civile e politica. Nell’ambito dell’amministrazione della giustizia seppe mitigare le intolleranze.
La sua estrema carità lo portò spesso a rimanere senza le decime che gli erano dovute e che dava per intero ai più bisognosi: una cronaca racconta che a Gualtieri Sicaminò, altro piccolo borgo del Messinese, un giorno, si privò perfino dei pantaloni per donarli a un uomo che era troppo povero per possederli.
PROGRAMMA RELIGIOSO
Domenica 27 agosto
ore 6 – viaggio mariano con il Busto reliquiario e S. Messa in contrada S. Giuseppe sulle orme del Beato Antonio Franco, con partenza dalla Concattedrale
29 – 31 agosto – Solenne triduo
ore 18:30 S. Rosario
ore 19 S. Messa
Venerdì 1 settembre – Vigilia
ore 16:30 Pellegrinaggio della Comunità parrocchiale dei S.S. Filippo e Giacomo e
- M. Addolorata con il Busto reliquiario e la catena del Beato (partenza dal Duomo di S. Filippo del Mela, via Serri, via Dante Alighieri, via Umberto I, Piazza Milite Ignoto, via Garibaldi e Basilica Concattedrale).
I devoti potranno unirsi al pellegrinaggio
ore 18:30 S. Rosario, Vespri e S. Messa, presieduta dal Rev. Sac. Nunzio Triglia
Sabato 2 settembre – Festa del Beato Antonio Franco
ore 6-7-8-9 SS. Messe
ore 10:30 S. Messa solenne, presieduta da Don Roberto Romeo, parroco della Parrocchia di S. Maria di Gesù in Ritiro – Messina
ore 17:30 processione del Busto reliquiario per le vie della città
ore 19 Solenne Pontificale, presieduto dall’Arcivescovo Mons. Giovanni Accolla