Questa terza settimana il racconto dei miti e dei grandi temi del Mediterraneo, fil rouge di questa edizione dei Teatri di Pietra, è affidato alle grandi opere classiche: si parte da Selinunte, martedì 25 luglio, con “Menecmi” di Plauto, a firma del collettivo VAN Verso Altre Narrazioni. I magnifici templi greci della Sicilia Occidentale faranno da scenografia, sabato 29 luglio, anche per “Terra Piatta – Heratostenes”, con la drammaturgia di Sebastiano Tringali e la regia di Aurelio Gatti, che replicherà giovedì 27 luglio al Castello di Milazzo (Me).
Tre appuntamenti nel palermitano, con due rappresentazioni del “Dyskolos (Lo Scorbutico)” di Menandro, adattamento e regia di Cinzia Maccagnano, giovedì 25 luglio all’Antiquarium Case d’Alia di San Cipirello (Pa) e venerdì 28 luglio nell’Area Archeologica di Solunto (Santa Flavia – Pa), e con una delle novità di quest’anno, “Euridyce” della Compagnia dell’Arpa (drammaturgia Elisa Di Dio e Filippa Ilardo, con Elisa Di Dio e Davide Campisi, per la regia di Filippa) che andrà in scena sabato 29 luglio alle Terme Arabe di Cefalà Diana.
Il programma dei Teatri di Pietra, che si svolge da luglio a fine agosto, con 20 opere in 9 siti in tutta la Regione per oltre 43 eventi (Palermo, Trapani, Messina, Agrigento, Caltanissetta) presenta un cartellone ricco di danza, musica, teatro e scritture drammaturgiche inedite, pensato per raccontare il presente in luoghi ricchi di storia – noti e meno noti – attraverso opere classiche e creazioni contemporanee, nato in dialogo con i Parchi archeologici e le Soprintendenze competenti, in cui spicca la ricca presenza di tanti giovani talenti coinvolti nelle 18 opere previste.
“Estremamente importante – spiega il Maestro Aurelio Gatti, direttore della rete – è stato il dialogo e la collaborazione con i parchi archeologici, con le amministrazioni competenti (Assessorato regionale Beni Culturali e Identità Siciliana e Assessorato regionale Turismo, Sport e Spettacolo), con Agricantus e Coop Culture. Quest’anno abbiamo riconfermato il lavoro svolto negli anni precedenti nei siti coinvolti e abbiamo previsioni di coinvolgerne di nuovi”.
Ma l’idea di valorizzazione dei siti storici che è alla base dei Teatri di Pietra quest’anno si estende anche ai musei. Dopo il Guarnacci, infatti, il ciclo toccherà il Museo Pepoli di Trapani in agosto. –- “Parallelamente alla programmazione ordinaria – prosegue Aurelio Gatti – è partito lo scorso 6 giugno dal Museo Etrusco Guarnacci di Volterra MEMORYCELL#DANCEMUSEUM, progetto che realizza performance e workshop coreografici dedicati alle straordinarie raccolte di alcuni musei italiani. Nasce una relazione magica tra i manufatti esposti e i corpi degli interpreti, una esperienza inedita per lo spettatore-visitatore che si relaziona nel presente con i miti e le evocazioni offerte dalle opere esposte”.