Passano definitivamente nelle mani dello Stato i beni sequestrati lo scorso 15 maggio all’imprenditore siciliano Sebastiano Scuto.
La richiesta della procura generale ai giudici di misure di prevenzione di secondo grado nei confronti del re dei supermercati siciliano, condannato il 18 aprile del 2013, a dodici anni di reclusione dalla Corte d’appello per associazione mafiosa.