Scorre il tempo e passano gli anni per l’Istituto Tecnico “Ettore Majorana” di Milazzo, il grande istituto tecnologico della provincia di Messina, oggi culla del nuovo umanesimo, un luogo in cui i giovani possono costruire le competenze per il loro futuro, oltre gli schemi tradizionali che vedono contrapporsi licei e istituti tecnici, ma con una sola realtà che si eleva e apre nuovi scenari.
In un’era come la nostra, di complessità, il Majorana si configura appunto come una scuola nuova, in cui possono maturare quelle eccellenze che faranno la differenza per la crescita del capitale sociale di tutto il nostro territorio.
Nell’ottica di questa innovazione metodologica e didattica, l’istituto apre alle scuole del territorio le porte per attività di visiting dei propri ambienti di apprendimento e per vivere in prima persona le innovazioni e le avanguardie educative in atto.
Con un calendario efficacemente studiato, dall’11 al 13 gennaio, la comunità educante dell’istituto mamertino si è preparata ad accogliere i numerosi gruppi di studenti e di docenti provenienti dalle scuole dell’hinterland per un’informazione corretta e puntuale e, attraverso attività di edutainment, simulazioni laboratoriali e incontri di peer education, vivere in prima persona i principali elementi di innovazione.
“In continuità con la tradizione più che decennale dell’istituto di scuola d’eccellenza – afferma il Dirigente Scolastico, prof. Bruno Lorenzo Castrovinci, – insieme al corpo docente, è stata condivisa la determinazione di rendere il Majorana ancora più moderno e stimolante, promuovendo una didattica innovativa di avanguardia per avvicinare lo studente alla complessità della contemporaneità e guidarlo ad una costruzione attiva del proprio sapere, con un’attenzione particolare alla società moderna”.
Molteplici le scelte strategiche già attivate nei primi mesi del corrente anno scolastico e tutte con un unico e funzionale comune denominatore, l’adesione al Movimento Avanguardie Educative, progetto di ricerca-azione promosso dall’ Istituto nazionale per l’innovazione didattica Indire, valido ed efficace in tutti gli indirizzi di studio del Majorana per un’offerta sempre più appropriata alle sfide del domani e alle esigenze delle nuove generazioni. Di particolare pregio e valore le attività di Outodoor learning e di Edutainment, intrattenimento educativo, finalizzate sia a educare sia a divertire, attraverso la partecipazione a viaggi e visite guidate, eventi sportivi o anche adesione a proiezioni cinematografiche e teatrali.
Maggiore spazio alla didattica per competenze e ai compiti di realtà, making e thinkering, grazie all’utilizzo e ad una maggiore dotazione dei numerosi e attrezzati laboratori, primo tra tutti il FabLab e gli appositi software e applicazioni, utilizzo di CAD – CAM e delle macchine a controllo numerico, lo studio della Robotica educativa, l’adesione alle grandi reti nazionali di scuole e il parternariato con enti e istituzioni del territorio per una visione sempre più ampia e propositiva del proprio ruolo di agenzia formativa e polo culturale.
Di particolare rilievo nelle giornate dell’11, 12 e 13 gennaio gli eventi legati specificatamente ai 5 indirizzi di studio, dalla Chimica, Materiali e Biotecnologie alla Meccanica, Meccatronica ed Energia, dall’ Elettronica ed Elettrotecnica all’ Informatica e Telecomunicazioni, per finire a Trasporti e Logistica (Conduzione del mezzo aereo) che, dopo le limitazioni legate alla pandemia, hanno permesso agli alunni delle scuole medie di assistere fattivamente a simulazioni di laboratorio, anche grazie a momenti particolarmente rappresentativi, quali lo spettacolo “La magia della chimica”. La presenza della prof.ssa Ivana Bonaccorsi e del prof. Demetrio Milea del Dipartimento di Chibiofarm dell’Università di Messina, e del prof. Stefano Munafò, docente in pensione del Majorana, hanno supportato ancora una volta il profondo valore del corso di studio di Chimica della scuola mamertina che, peraltro, garantisce un pool di opportunità, avvalorato da statistiche ufficiali, sia in termini di inserimento nel mondo del lavoro a soli 2 anni dal conseguimento del diploma, sia di successi universitari.
Proprio per il suo carattere di sistema complesso e innovativo, il Majorana, così come voluto dal preside Castrovinci, per l’attenzione al Nuovo Umanesimo e all’introduzione dello studio della filosofia, oltre che alle nuove frontiere del PCTO con Studenti in corsia negli ospedali, e ai Corsi di preparazione per l’accesso alle Facoltà di Ingegneria e Medicina, rappresenta un potenziale che raramente trova riscontro in altre realtà educative nella piena, consapevole e condivisa promozione di competenze ad ampio spettro sia tecnologico sia umanistico. Una scuola, quindi, ancora una volta a misura di alunno, in cui si lavora incessantemente perché possa acquisire i mezzi e le competenze per realizzare un futuro migliore.