Evento di alto spessore culturale l’incontro di sabato mattina presso il tecnologico Majorana di Milazzo per la presentazione dell’ultimo libro di Benedetta Tobagi “La resistenza delle donne”.
Nell’ambito del progetto di Promozione alla Lettura “L’Ettore per un Nuovo Umanesimo” è stato offerto alle classi coinvolte un valido momento di riflessione e approfondimento su tematiche affascinanti, suggestive e fondamentali per lo sviluppo critico, maturo e consapevole dei giovani protagonisti della società e cittadini impegnanti di domani.
“Grazie alla voce autorevole della scrittrice e giornalista Benedetta Tobagi – commenta il Dirigente scolastico, prof. Bruno Lorenzo Castrovinci – una pagina della nostra storia recente è stata analizzata con lucidità e passione per raccontare il ruolo delle donne all’interno della Resistenza e rendere omaggio a donne di ogni ceto, età e provenienza che, con sacrificio e tenacia, si sono immolate letteralmente alla causa della Liberazione. Scegliere contenuti e attività utili a fornire conoscenze e capacità per una maggiore e sempre più consapevole assunzione e approfondimento dei valori più autentici e significativi, rientra a pieno titolo nell’offerta formativa del Majorana, la cui mission vuole concorrere allo sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale italiana e europea”.
L’incontro, dopo l’introduzione del dirigente e della prof.ssa Rossella Scaffidi, è entrato immediatamente nel vivo con una dissertazione chiara, armoniosa, suggestiva e affascinante di Benedetta Tobagi, alla sua seconda visita al Majorana, che, in pochi istanti, ha rapito l’attenzione degli studenti connotando l’evento culturale di una forte valenza etica.
La scrittrice, che per la sua attività giornalistica e di scrittura ha ricevuto numerosi riconoscimenti di pubblico e di critica,per questo suo ultimo romanzo ha scelto di raccontare la storia delle donne della Resistenza facendo parlare le fotografie che ha trovato in decine di archivi storici. Il libro, infatti, attraverso un importante supporto iconografico, descrive, con una rigorosa ricostruzione, una costellazione di figure incredibili, donne vitali, antiretoriche, passionali, autentiche che hanno scelto di mettersi in gioco.
Far risuonare le voci delle partigiane e portare a più persone possibili la potenza e la freschezza di una storia che spesso non è molto nota, assegnando finalmente il giusto posto nella storia a chi si è speso per ridare dignità, speranza e libertà al nostro Paese è la prima chiave di lettura del libro, ma non l’unica. Già il titolo suggerisce, infatti, una duplice interpretazione e invita a pensare alla resistenza femminile, alla capacità, tutta femminile, di dover affrontare e superare ostacoli per poter affermare finalmente un’identità oltre le etichette. La resistenza raccontata da Benedetta Tobagi è sì pertanto la Resistenza delle partigiane, è la Liberazione dal nazifascismo, ma è anche e soprattutto la guerra d liberazione personale, è il punto di partenza per il cambiamento. E’ per la donna italiana il mutamento epocale.
Lezione di storia e di vita, pertanto, per gli studenti e per gli ospiti che, attraverso una disamina attenta e puntuale scaturita dalle numerose domande rivolte alla Tobagi dai ragazzi, ha fatto il punto del difficile percorso fatto dalle lotte, dalle battaglie, ancora non finite, affrontate dalle donne nel tempo e in paesi anche lontani da noi. Il riferimento alla rivolta iraniana è stato infatti al centro del dibattito in un continuo dibattito sull’importanza dell’emancipazione e della liberazione della donna, in particolare, e dell’essere umano in generale, per la costruzione di un mondo migliore, in cui il tema dei diritti umani possa avere piena cittadinanza ed essere vissuto nella sua massima estensione.
Particolare entusiasmo e soddisfazione per un’attività che, promuovendo la lettura, alimentando il dialogo su temi di cittadinanza attiva e di attenzione alla nostra storia, consente il compimento di quell’educazione permanente che il tecnologico Majorana persegue quotidianamente in un’ottica orientata al successo formativo degli studenti e all’integrazione fra il sapere formale, il repertorio di conoscenze e di buone pratiche educative, con al centro sempre l’assioma della cultura come risorsa.