In un’area di 19 mila metri quadrati aveva realizzato una discarica abusiva e un centro di demolizione di autoveicoli, anche questo abusivo. Lo hanno scoperto i carabinieri della compagnia messinese di Santo Stefano di Camastra che hanno sequestrato l’area nel territorio di Acquedolci, in località Furiano.
Qui si trovavano oltre 1.000 carcasse di autoveicoli e altri materiale ritenuto potenzialmente inquinante e pericoloso per l’ambiente. Nell’area erano stati accumulati rifiuti pericolosi quali pneumatici esausti, parti meccaniche contaminate da oli esausti ed idrocarburi, resti carbonizzati frutto della combustione di materiale plastico e scarti provenienti dalla demolizione di fabbricati. Inoltre, il sito era reso ancora più pericoloso per l’ambiente data la sua posizione a poche centinaia di metri dall’alveo del torrente Furiano e dalla sua foce.
Inoltre, gi accertamenti catastali condotti dai carabinieri, anche con l’ausilio dei dipendenti dell’ufficio tecnico comunale di Acquedolci, hanno evidenziato che circa 6.000 dei 19.000 metri quadri dell’area, appartengono al demanio fluviale e che il fabbricato su tre livelli adibito ad officina e privata abitazione del titolare dell’attività che è stato denunciato, è stato costruito senza autorizzazioni e non risulta censito dal catasto urbano.
Nell’area sono stati trovati anche diversi suini in una porcilaia abusiva, privi del marchio identificativo. All’esito dei controlli il titolare dell’attività, un cinquantenne di Acquedolci, è stato denunciato all’autorità giudiziaria di Patti per gestione di rifiuti non autorizzata, abusivismo edilizio e occupazione abusiva di spazio demaniale, nonché di inosservanza dei limiti alla proprietà privata. L’intera area è stata sottoposta a sequestro preventivo.
Maria Chiara Ferraù