Si apre domani il sipario al teatro Garibaldi di Giarre della stagione teatrale “Kallipolis” con “Il caso Tandoy” di Michele Guardì. È un’offerta teatrale ricca, variegata e di qualità quella proposta a Giarre da ArchiDrama, in collaborazione con il teatro ABC di Catania e con il patrocinio del comune di Giarre.
La stagione di prosa 2022/202 è stata presentata ieri mattina nel salone degli specchi del municipio di Giarrea dal direttore artistico Alfio Zappalà alla presenza degli assessori allo spettacolo e alla cultura del comune di Giarre, rispettivamente Giuseppe Cavallaro e Tania spitaleri e di alcuni degli artisti più amati dal pubblico e protagonisti del cartellone: Enrico Guarneri, Gino storina e Giuseppe Castiglia.
“Ripartiamo con l’attività teatrale con questa nuova stagione non a caso denominata Kallipolis, in omaggio alla nostra città e alle sue radici – ha detto Zappalà – La rassegna si svolgerà sui due palcoscenici cittadini: il teatro Garibaldi e il teatro Rex, quest’ultimo prossimo alla nuova riapertura. Si tratta di una ripartenza, dopo gli anni pesanti della pandemia. È un cartellone ricco con alcuni tra i più amati beniamini del teatro a livello regionale come Enrico Guarneri, Gino Astorina, Giuseppe Castiglia, Toti e Totino, Salvo ed Eduardo Saitta, ma anche con nomi di caratura nazionale protagonisti del teator italiano ma anche della televisione e del cinema come: Gianluca Guidi, Giuseppe Manfridi, Veronica Pivetti e Valeria Solarino. Questo – prosegue il direttore artistico – perché il nostro obiettivo è offrire al territorio ionico etneo una stagione di alto livello. Il teatro Garibaldi già da dieci anni a questa parte ha ripreso vita sul piano teatrale con la nostra attività di programmazione di spettacoli dal vivo, sulle diverse discipline: teatro, musica e danza e adesso, dopo gli interventi di restauro al Rex anche questa struttura riprenderà vita”.
Saranno dieci gli spettacoli in cartellone, di cui sei messi in scena al Teatro Garibaldi e quattro al Teatro Rex. La stagione si aprirà domani, sabato 5 novembre con ‘Il caso Tandoy’, con protagonisti Gianluca Guidi e Giuseppe Manfridi e con la regia di Michele Guardì. Quest’ultimo ha inviato un contributo video, proiettato nel corso della conferenza stampa, nel quale ha raccontato il contenuto dello spettacolo, ispirato a una storia vera che racconta un clamoroso errore giudiziario.
Il 19 novembre si proseguirà con ‘La roba’ di Giovanni Verga, interpretato da Enrico Guarneri, con la regia di Guglielmo Ferro. “In questo spettacolo sono inserite anche le vicende di ‘Jeli il pastore’ e di ‘Nedda’ – ha spiegato Enrico Guarneri – Sono altre due novelle di Verga che Guglielmo Ferro fa accadere all’interno di questo immenso podere di proprietà di Don Mazzarò, protagonista de ‘La roba’, inno all’attaccamento patologico di questo uomo alla terra, al frumento, al bestiame, alla roba. Un attaccamento materiale che ritroviamo anche nell’uomo moderno, sotto altre forme”.
Il 27 novembre Valeria Solarino sarà in scena a Giarre con lo spettacolo ‘Gerico Innocenza Rosa’, con la regia di Luana Rondinelli. Altra attrice di caratura nazionale, Veronica Pivetti, sarà protagonista il 25 marzo di ‘Stanno sparando sulla nostra canzone’, con la regia di Gra e Mramor.
Il 15 aprile Rosario Minardi sarà in scena, con la regia di Francesca Ferro, con lo spettacolo ‘I mafiusi di la Vicaria’.
A chiudere la rassegna al Teatro Garibaldi, il 20 maggio, sarà ancora Enrico Guarneri con lo spettacolo ‘Non è vero ma ci credo’, con la regia di Antonello Capodici. Quest’ultimo è intervenuto con un video per salutare e ringraziare tutti i presenti. “Lì a Giarre è iniziata la mia piccola carriera teatrale 25 anni fa – ha detto Capodici – firmando la mia prima regia tra i professionisti. Sarei venuto con grande piacere anche per abbracciare Alfio Zappalà, uno degli uomini di teatro che più stimo in assoluto, per la sua perseveranza, per la sua cultura, per il suo coraggio e per la chiara sapienza di teatro. Sarò presente nel cartellone con tre spettacoli. Ci vediamo nelle due sale della Giarre più bella e migliore che si possa immaginare”.
Altri quattro spettacoli saranno messi in scena al Teatro Rex, che verrà riaperto dopo un lungo intervento di restauro. Il 14 e il 15 gennaio Gino Astorina tornerà a calcare il rinnovato teatro cittadino con ‘Fiat voluntas dei’, con la regia di Antonello Capodici. “Mettiamo in scena il testo siciliano, credo, più rappresentato – ha detto Gino Astorina – In questo lavoro si sono cimentati tantissimi, Angelo Musco, Tuccio Musumeci e Carlo Mangiù. E questo mi ha intimorito un po’. Ma Antonello Capodici, il regista, ha ripreso il testo e lo ha rimodellato. Un testo attualissimo perché si parla della spagnola, che cento anni dopo sarà chiamato Covid-19”.
Il 25 e il 26 febbraio sarà la volta di Eduardo e Salvo Saitta, con ‘Il giorno della civetta’, ancora una volta con la regia di Antonello Capodici. L’11 e il 12 marzo saranno in scena Toti e Totino con ‘La cena dei cretini’, diretta da Giampaolo Romania. Anche Totino La Mantia, bloccato da impegni, ha salutato il pubblico giarrese con un video.
Infine, chiuderà la stagione al Rex Giuseppe Castiglia, il 22 e il 23 aprile, con ‘Il padre di famiglia’, con la regia di Rosario Minardi. “Il teatro è stato il mio primo amore, sin da ragazzino, all’oratorio – ha raccontato Giuseppe Castiglia – Sono conosciuto per altri motivi ma il teatro c’è sempre stato nella mia vita. Dall’anno scorso grazie al Teatro Abc, al Teatro Musco, ho ricominciato a fare teatro in modo costante. Lo spettacolo di quest’anno narra le vicende di un uomo con due famiglie, due vite parallele, due figli, avuti con due mogli diverse con cui è sposato contemporaneamente. Sono lieto di andare in scena al Teatro Rex di Giarre. Quando si riapre un teatro è un evento importante. La città acquista un luogo di cultura, di incontro e di intrattenimento e – conclude – non possiamo che essere felici di questo”.