“Giuseppe Anselmi e il fascino del belcanto”. È il tema di una conferenza che si terrà a Nicolosi nel catanese, sabato 12 novembre alle 18.00. L’appuntamento è stato organizzato dalla SCAM in collaborazione con il comune e si terrà nell’aula consiliare del comune alla presenza della musicologa Anna Rita Fontana che ripercorrerà le tappe salienti della carriera dell’artista.
Dopo aver riportato in auge la figura del musicista catanese Francesco Paolo Frontini e ancora prima quella del compositore acese Francesco Musmarra, la SCAM, società catanese amici della musica, prosegue la sua missione di valorizzazione degli artisti che hanno fatto grande la Sicilia con la conferenza “Giuseppe Anselmi e il fascino del belcanto” sull’arte e la vita di uno degl ultimi grandi divi del passato.
La conferenza ad ingresso libero, si terrà alle 18.00 di sabato 12 novembre a Nicolosi, centro in cui l’artista visse prima di trasferirsi a Napoli. Appena dodicenne Anselmi lasciò la Sicilia per andare a studiare al conservatorio San Pietro a Majella dove venne introdotto allo studio del violino e del pianoforte intraprendendo qualche anno più tardi la carriera di cantante d’operetta in una compagnia itinerante. In seguito si perfezionò nel canto lirico con il maestro Luigi Mancinelli debuttando 28enne al teatro alla Scala accanto a Titta Ruffo nel Rigoletto di Giuseppe Verdi.
A ripercorrere l’intensa carriera dell’artista sarà la musicologa Anna Rita Fontana, presidentessa e direttrice artistica della prestigiosa associazione musicale catanese. Le caratteristiche della voce di Anselmi ne fecero un interprete apprezzato in tutto il mondo, tanto che di lui ci rimangono un numero discreto di incisioni su disco e il cuore, che per sua espressa volontà fu conservato a Madrid, dove ancora oggi è custodito all’interno del museo del teatro Real accanto all’urna con la gola di Gayarre. Nel suo repertorio, oltre a Turiddu della Cavalleria rusticana di Mascagni, ruolo con cui debuttò ad Atene, ritroviamo anche Mario Cavaradossi nella Tosca di Puccini e opere come Iris, l’Amica di Mascagni, Manon e Werther di Massenet e Romeo e Giulietta di Gounod, solo per citarne alcune, anche se l’elenco è davvero lungo.
Lo scopo dell’evento è di far conoscere ai concittadini di Anselmi la stupefacente vita di un tenore che lasciò la sua terra alla ricerca di un sogno, il cui talento venne riconosciuto e apprezzato ovunque.
L’ingresso è libero.
La relatrice, Anna Rita Fontana, è docente di musica, pianista, giornalista e critica musicale. Ha conseguito il diploma in pianoforte vecchio ordinamento all’istituto musicale Vincenzo Bellini di Catania e ha studiato discipline della musica all’università di Bologna con indirizzo storico-musicologico. Ha frequentato i corsi musicali internazional di Camogli curati dal compositore Carlo Mosso, allievo di Malipiero, il corso internazionale di canto gregoriano a Cremona col docente Nino Albarosa, la Masterclass pianistica di perfezionamento col maestro Jorg Demus e quattro master classes dell’assessorato alla cultura di Catania su “Le tecniche, il metodo, l’interpretazione”. Ha insegnato per sei anni pianoforte all’accademia pianistica di Giarre e ha frequentato i corsi della SIEM, società italiana di educazione musicale. Nel 2008 ha curato il saggio “Il ruolo del pianoforte nel quintetto romantico” e ha redatto programmi di sala per la camerata polifonica siciliana e per il centro teatrale e culturale Magma di Catania anche in occasione della storica esibizione catanese del celebre chitarrista sudamericano Alirio Diaz al teatro Piscator.
In veste di critica musicale ha recensito spettacoli del teatro Massimo Bellini, associazione musicale etnea, museo diocesano e per la stagione estiva delle Ciminiere “Catania musica estate”, collaborando con diverse testate giornalistiche fra cui “il Giornale di Sicilia” redazioen di Catania, “Vivere”, ex inserto del quotidiano La Sicilia, “Globus magazine”, “i Vespri”, “SiciliaMondo”, “Sicilia journale”, “Prospettive”, ex settimanale della diocesi per cui ha curato anche tutte le sale del museo diocesano di Catania.
È stata componente di redazione del Bellini news curando artistoli per le testate Sicilymag, Laòs e Sikelian. Nel 2010 è stata la relatrice alla IV edizione delle giornate europee dell’opera e della musica in occasione della mostra documentaria per commemorare il tenore Giuseppe Di Stefano scomparso nel 2008. Nel 2017 è stata nominata vicepresidentessa della società catanese Amici della musica, dal 2018 ad oggi ne è direttore artistico e dal 2019 ricopre la carica di presidentessa dell’associazione. Per quest’ultima ha curato conferenze sulle opere di Vincenzo Bellini, Gioacchino Rossini, Giovanni Pacini e sul tenore Giuseppe Anselmi. È presidentessa della commissione Premio Bellini d’oro che ha conferito nel 2020 il prestigioso riconoscimento ad memoriam al tenore augustano Marcello Giordani nonché allo stesso fondatore del premio e nel 2021 al tenore spagnolo Placido Domingo e al baritono emiliano Leo Nucci, nella pregevole cavea del teatro antico di Taormina.
In qualità di direttrice artistica della SCAM quest’anno, in parallelo ad una stagione divulgativa del canto lirico e della musica in correlazione con gli altri ambiti artistici, curerà una stagione volta alla formazione degli studenti, sulla base del progetto “Crescere attraverso l’ascolto”.