L’Ortea palace luxury hotel di Ortigia, a Siracusa, dal 19 novembre all’8 gennaio prossimio opiterà una mostra collettiva su “volti e luoghi di Sicilia”. L’inaugurazione è prevista per sabato 19 novembre alle 19.00 con “Aperitivo con gli artisti” e intervento musicale di Mario Aricò, concertista e docente del conservatorio Corelli di Messina, a cura di Vincenzo Medica, con allestimenti dello Studio Barnum contemporary, presentazionen critica di Eleonora Amato. Ingresso è libero dalle 10.00 alle 22.00.
La Sicilia in “OrteArt, volti e luoghi d iSicilia” è tra le mete turistiche d’eccellenza per il suo clima temperato, per i suoi suggestivi paesaggi, per le significative testimonianze storico-culturali nonché per l’inestimabile valore del suo patrimonio archeologico e artistico. Per molti quest’isola è anche un luogo dell’anima che accoglie, culla, protegge e affascina senza mai smettere di stupire. Proprio sulle sponde ioniche della parte più antica di Siracusa, luogo intriso di storia e mitologia che, grazie alla disponibilità del management della Russotti gestioni hotels, in collaborazione con studio Barnum contemporary, è stato possibile non soltanto promuovere la creatività siciliana emergente ma anche portare avanti un progetto più ampio nell’ottica condivisa di sostenere e divultare l’arte nelle sue molteplici sfaccettature, quale strumento di collegamento tra tutte quelle istituzioni, enti pubblici e privati, associazioni e organizzazioni del terzo settore, interessante ed iniziativa di questo genere.
Disporre di ambienti espositivi all’interno di prestigiose strutture ricettive fa sì che la fruizione del manufatto artistico avvenga in maniera sempre più diretta, insolita e meno formale possibile, così da sperimentare nuovi canali comunicativi ed empatici tra l’opera e l’osservatore.
Saranno 18 gli artisti in mostra ad Ortigia: pittori e scultori che condividono con i siracusani, con gli ospiti della struttura, non solo, il loro amore per questa terra. Materia e colore plasmati attraverso tecniche talvolta insolite, assumono forme diverse, figurative e astratte. Scorci di semplice quotidiano si alternano a paesaggi, oggetti e azioni che rimandano alla semplicità del vivere isolano e ancora volti dalle espressioni austere o assorte che con le loro espressioni e i loro sguardi profondi, intriganti e seducenti catturano l’osservator in un vortice di emozioni e sentimenti. Il tutto nel pieno spirito di quello che Vincenzo Medica, curatore dell’evento definisce Effetto Barnum, in riferimento all’impresario circense americano dell’Ottocento, Phineas Taylor Barnum, cui lo stesso Medica dedica il proprio studio/atelier di Noto, che permette a tutti di poter trovare lungo il percorso espositivo qualcosa che appaghi il proprio gusto estetico senza deluderne le aspettative.
Per la sezione pittorica espongono:
Davide Gianmaria Aricò, Gianmaria Cassarino, Salvatore Castellino, Fulvia Alma Morganti, Lucia Rosa Motta, Stefano Musso, Laura Nazzaro, Francesca Nobile, Doriana Pagani, Debora Pluchino, Mariangela Sarchiello e Gianluigi Susinno.
Per la sezione scultorea espongono:
Gianni Andolina, Giuseppe Campailla, Alessandro Costagliola, Cristina Costanzo, Sorin Muriariu e Alison Shanks.
Di seguito brevi biografie degli artisti le cui opere sono in esposizione.
GIANNI ANDOLINA
Gianni Andolina classe 1973, scultore autodidatta, erede degli scalpellini che fecero grande la città di Noto, ha scelto di rimanere nella sua città natia e continua a divulgare l’arte della scultura attraverso performance, workshop, installazioni…Con le sue opere, rielaborate attraverso lo studio della tradizione e del mito, produce sculture, anche di grande formato che appartengono alla contemporaneità e che seducono attraverso le emozioni. La sua scultura è talentuosa e tecnica, fecondata di concetti, ispirata e alimentata da una creatività fuori comune. Ha realizzato parecchie opere urbane e partecipa attivamente a molte mostre collettive e alla realizzazione del Festival estivo NotoArte, oltre che dei workshop Lapìdeo a Stallaini.
DAVIDE GIANMARIA ARICO’
Pittore catanese dalle tinte forti e dai colori saturi, propone scene attuali che hanno la leggerezza e la malinconia del ricordo. Una cifra riconoscibile nonostante una discontinuità eufonica che spiega e fa trasparire presenza descrittiva ben definita . Una intelligente regìa accompagna i suoi racconti che riprendono la street art o vecchie pubblicità o la pop art, vestiti sempre da una sceneggiatura che può essere sfoggiata come abito da giorno, da sera o by night in sempre più accattivanti coreografie. Più che un pittore è un giocoliere e il suo enorme campo giochi preferito è tutto lo scibile della pittura di genere. E allora l’osservatore di turno può godere di un campionario così vasto e insolito che si propone in una discontinuità di temi altrettanto insolita. Davide è anche un bravo musicista e organizzatore e varie volte è stato animatore delle serate catanesi e in varie città della Sicilia.
GIUSEPPE CAMPAILLA
Artista e designer, classe 1988, si laurea in Architettura a Reggio Calabria e poi si trasferisce a Barcellona e successivamente a Londra, dove riveste il ruolo di designer, in importanti atelier della città. Nel 2018 apre il suo primo laboratorio a Comiso, in provincia di Ragusa, dove realizza sculture organiche in legno e vetroresina che utilizza come base per la produzione dei suoi prototipi di design. Giuseppe predilige sperimentare realizzando anche installazioni interattive, di grande formato, sempre attraverso l’utilizzo del legno o della resina, completate da interventi luminosi e musicali, coinvolgendo il pubblico a diventare parte integrante dell’opera d’arte. Nei progetti di design di arredamento che realizza, come anche nelle installazioni d’arte, l’artista ama riprendere spesso le forme della natura, con la quale lui vive in simbiosi. Prende parte a esposizioni in Italia e all’estero.
GIANMARIA CASSARINO
Giovane pittore autodidatta, nasce a Ragusa nel 1988. Da sempre avverte una particolare attenzione per il disegno e la pittura che lo accompagna durante l’infanzia. Negli anni scolastici non pratica arte se non qualche matita per distrazione. Nel 2018 riprende in mano questa sopita vena ed esplora il mondo della pittura a olio. Catturato dalla pittura impressionista, post-impressionista ed espressionista si lascia ispirare dal vivere quotidiano cercando di cogliere attimi di mite bellezza scanditi da contrasti di luci e ombre guidati da una sottile vena malinconica. Nelle sue eccezionali tele Gianmaria, ama trasmettere, attraverso il realismo delle forme e dei colori, tutta l’atmosfera degli ambienti e scorci inconsueti di città siciliane, che precedentemente ritrae in un dettagliato servizio fotografico. Si è fatto conoscere dal pubblico, con la partecipazione a diverse mostre collettive in giro per l’Italia, ma è in programmazione la sua prima mostra personale, durante la prossima primavera, presso i Bassi del Palazzo Nicolaci di Noto.
SALVATORE CASTELLINO
Si è formato artisticamente presso l’Accademia di Belle Arti di Siracusa frequentando la sezione di pittura. Ha partecipato a numerose mostre, collettive e personali, ad estemporanee di pittura, ottenendo riconoscimenti ed apprezzamenti unanimi da parte delle commissioni giudicanti. Lusinghieri sono le segnalazioni e gli attestati di merito della critica. Numerose sue opere fanno parte di collezioni private in Italia e all’estero. La tecnica è frutto di una costante ricerca negli anni. L’utilizzo di materiali come la carta o di supporti come il legno permettono di intervenire “fisicamente” sull’opera effettuando tagli, strappi, sovrapposizioni, spaccature. E’ un modo di accedere nello spazio e nel mistero che genera l’immagine, al suo dolore, alla trasformazione ed infine alla rinascita, mentre il tempo tra l’osservato e l’osservante si annulla. Le inserzioni con foglia oro evocano la dimensione spirituale che testimonia e accompagna questi passaggi, percorsi devoti verso la bellezza.
ALESSANDRO COSTAGLIOLA
Alessandro Costagliola classe 1984 intraprende la sua ricerca artistica nel 2012. Lo scultore riesce a rendere armoniosa la terracotta con un modellato che esprime forza, finezza e leggerezza. Alessandro, coglie l’attimo perfetto in cui le sue figure si trovano in uno stato di precarietà trascinando l’osservatore in un vortice emotivo fatto di rabbia, paura e gioia. Il suo lavoro è ricco di sperimentazione, riciclo di materiali e sfide alla forza di gravità. Unisce al modellato di terracotta l’utilizzo del ferro e del legno creando delle basi di supporto che riescono a dare all’opera completezza e armonia. Le sue opere si trovano in numerose collezioni private sparse per il mondo grazie all’impegno delle gallerie d’arte siciliane che lo rappresentano : a Palermo Galleria d’Arte Raffaello, a Noto Studio Barnum contemporary, a Messina Cocco Arte.
CRISTINA COSTANZO
Cristina Costanzo, scultrice di origine piacentina, realizza figure femminili in terracotta policroma e materiali di riciclo, ponendo particolare attenzione per l’espressività del viso e la dolcezza dello sguardo, specchio dell’anima. Le piace creare con le sue opere continuità col passato, tirare un filo che colleghi anime del passato e del presente. Lo sguardo delle sue opere è sempre dolce, amorevole, accogliente, aggraziato. Numerose sono le sue esposizioni in Italia e all’estero. Ha un suo spazio personale, dove espone le sue opere ed organizza workshop di modellato. Espone le sue opere anche su Instagram.
FULVIA ALMA MORGANTI
Fulvia Alma Francesca Morganti è nata a Gela il 12/08/74 vive e lavora a Avola ma di origine palmese. Da sempre innamorata del disegno e dell’arte si dedica con determinazione a svolgere un percorso di studi idoneo alle sue esigenze. Amante della bellezza di innumerevoli opere d’arte, ammira l’iconografia religiosa, la simbologia e il costume teatrale, dedicando ore all’osservazione e alla ricerca di tecniche e forme nuove. Fulvia non progetta mai un quadro; il “litigio creativo” avviene direttamente sul supporto pittorico senza temere di dimostrare quello che il suo travaglio interiore rigurgita. Estremamente impulsiva tratta temi svariati che spesso trovano fondamento nelle debolezze, nelle ombre dell’anima e alla necessità dell’effimero che caratterizza, in gran parte, la specie umana.
ROSA LUCIA MOTTA
Rosa Lucia Motta è una artista catanese, autodidatta. Si laurea in Scienze Politiche all’Università di Firenze, ma la sua passione la porta ad intraprendere un percorso artistico che rende omaggio ai paesaggi della Sicilia etnea. Negli anni ha sviluppato una tecnica pittorica che lavora sulla frammentazione delle immagini e sull’uso del colore e della scomposizione in piccoli segni che danno origine ad una pittura tridimensionale. I suoi soggetti catturano e coinvolgono chi li osserva, ci parlano di natura e tempo ciclico – e di tempo lineare. I segmenti di immagine sono l’orma mnemonica di un tempo che scorre. Ma lo scatto fotografico il medium attraverso cui Lucia fissa il cristallo dell’emozione, che poi rielabora e infine traduce in forma pittorica. Il suo lavoro rimanda da principio alla tecnica dei divisionisti, al puntinismo, ma a ben vedere si avverte una rielaborazione in chiave espressionista.
SORIN MURIARIU
Artista plastico nativo di Brasov in Romania in una zona montuosa, ricca di argilla, materiale che ha iniziato ad amare fin da bambino e con il quale creava oggetti di vario tipo. A 15 anni, in parallelo alle scuole superiori, ha iniziato a studiare l’arte figurativa nella sezione scultura allla Scuola Popolare di Arte di Brasov. Durante il suo percorso formativo i suoi professori gli hanno trasmesso la passione per l’arte antica e rinascimentale. Nel 2000 si trasferisce in Italia, scegliendo la Sicilia terra calda e intrinseca di storia. Durante i 23 anni di permanenza in Italia ha creato oggetti di arte e arte funzionale. Dopo aver sperimentato con i diversi materiali si è appassionato di più con le resine: epossidica e poliuretanica. Le tecniche che negli anni ha sviluppato e che adesso utilizza gli permettono di unire elementi dell’arte classica con elementi dell’arte contemporanea. L’ultima mostra a cui ha partecipato è stata quest’anno a giugno al Palazzo Nicolaci di Noto.
STEFANO MUSSO
Stefano Musso, netino classe 1991. Dopo aver ottenuto la maturità, presso l’Istituto statale d’arte, decide di approfondire le sue conoscenze, in campo pittorico, frequentando l’Accademia di Belle Arti di Noto, laureandosi con il massimo dei voti. Nel 2015 si trasferisce a Roma per frequentare il biennio specialistico all’Accademia di belle arti e nel 2017 si laurea con il massimo dei voti in grafica e fotografia. Dopo la sua esperienza nella Capitale ritorna nella sua città natia, dove attualmente vive e lavora. La sua pittura individua la condizione interiore dell’uomo e delle sue energie utilizzando gli archetipi di Dei, Eroi o Creature Fantastiche. Persiste nella sua produzione una narrazione visiva fatta di carne e spirito, di umano e divino, attraverso un’estetica classica e contemporanea, facendo leva sull’introspezione psicologica di ogni personaggio per comprenderne le sue sfaccettature, elaborando così un universo psichico-visivo, tra sentimento e bellezza, anima e corpo.
LAURA NAZZARO
Tra pensiero ed estensione vi è un mondo dell’altrove, dove si dispiega la forza dell’immaginazione creatrice, che la poetica pittorica di Laura Nazzaro coglie nella sua dimensione originaria ed embrionale. Oltre il semplice desiderio di sedurre l’osservatore, operando per la propria gratificazione alla ricerca di una perfezione formale sempre irraggiungibile, questa pittura psiconautica conduce verso il sogno a occhi aperti, richiamando alla mente immagini ancestrali e fluide. L’artista di origine romana, esprime poiché vi si abbandona, un immaginario della materia intimo ed efflorescente, dove si nascondono le forze notturne il cui slancio affiora in superficie alla ricerca della luce.I simboli e le immagini evocate diventano così la manifestazione visibile dell’invisibile e mostrano la loro appartenenza alla molteplicità delle forme celate nel cuore della materia.
FRANCESCA NOBILE
Francesca Nobile nasce a Modica nel 1980, si laurea in pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze col massimo dei voti e la lode nel 2004. Da allora espone in Italia e all’estero in varie gallerie di fama internazionale. Dopo un apparente pausa, dovuta anche al periodo, nel 2021 dà vita a una personale performance dal titolo “Che nasce dal mare”. I suoi studi sulle discipline orientali, il lavoro di yogini, la ricerca sull’uso del corpo come strumento di evoluzione personale, la portano, nel 2022 alla realizzazione di un progetto aperto dal titolo “Oltre il giardino”. Nel 2022 espone con una mostra personale dal titolo “Liquid” alla Galleria “Quadrifoglio” – Ortigia – Siracusa e una collettiva a Bruxelles presso la galleria Espace Art Gallery. Ricercatrice appassionata, affascinata dalla filosofia orientale non smette mai di formarsi. Francesca insegna yoga e dipinge nel suo studio (Atelier Love Project) dal 2010. Ama dire: “Colore e corpo sono memoria di un passaggio. Mi ritrovo nel godimento creativo di una danza estatica. Tra macchie, pozze d’acqua, sudore e colore, mi muovo lasciando traccia del movimento. E’ un fiore che sboccia.
DORIANA PAGANI
Doriana Pagani si può definire un’artista di controtendenza che si è fatta conoscere nella città barocca di Noto, oltre che per le tante esposizioni realizzate, anche per le passeggiate/mostre itineranti, durante alcune edizioni della famosa Infiorata, realizzando delle divertenti performance insieme ad alcune modelle con cappelli colorati che portavano in giro i suoi dipinti tra la gente incuriosita. In seguito ad un recente viaggio in Africa, l’artista ha assaporato ancora di più il senso della sua innata libertà, rafforzando la sua tendenza ad uscire dalle zone comfort, temprando la propria capacità di scambio con altre culture e tradizioni. Tornando a vivere in Sicilia ha riscoperto la ricerca artistica, accantonata precedentemente per far spazio al mondo del design e dell’arredamento, che l’ha assorbita totalmente per lavoro. In Sicilia è riuscita ad evolversi naturalmente, comprendendo che la sintesi e la semplicità conducono ad una comunicazione più diretta ed incisiva. La pittura l’ha attratta sin da bambina e sapendo disegnare benissimo, non ha avuto dubbi sul suo destino, costellato di creatività, approfondendo sul design, un lavoro questo che le ha consentito di conoscere e vivere l’Italia da Nord a Sud, sempre con un piede un po’ nomade.
DEBORA PLUCHINO
I dipinti di Debora Pluchino hanno origine da un processo di confronto e analisi che la pittrice affronta con se stessa, trasferendo su tela le parole non pronunciate: la sua anima per immagini. La genesi del dipinto nasce quindi dal tentativo di trasformare una sensazione, un odore, o un sentimento in un’immagine, usando sia il disegno sia la pittura. È un processo di svuotamento e stripping dell’immagine originaria affinché ne rimanga solo l’essenza. Nei suoi dipinti si possono cogliere tutte le sfumature dell’animo umano mai uguali come i colori di una vita. Ultimamente ha realizzato una collezione dedicata allo sport, essendo lei stessa una sportiva.
MARIA ANGELA SARCHIELLO
Maria Angela Sarchiello attualmente vive ed opera a Vittoria (RG) in Sicilia. Dopo un’iniziale fase figurativa passa all’astratto dopo questa fase arriva ad una sintetizzazione. L’astratto diventa figurativo e viceversa, la figurazione disperde i suoi aspetti peculiari e si libera in un cromatismo potente. Maria Angela trova, nel colore, il riscatto a quel grigiore esistenziale che solo l’arte riesce a regalare. Osservare i volti è osservare pittura, capacità, vigore, è sentire il senso dell’enigma che l’umano ha. Volti sicuri, misteriosi, lo si scorge dai loro occhi, dal loro sguardo sereno, ammiccante, accattivante… sono Donne e Uomini ognuno di loro racconta la propria storia. L’artista, con gli occhi e gli sguardi delle sue opere, invita il fruitore ad una interazione. Ne consegue una visione che va oltre al “vedere” l’opera ma spinge ad osservare profondamente, a scandagliarne i particolari, quei dettagli che inducono ad interagire con l’opera stessa, in una corrispondenza biunivoca, tra la l’artista e il fruitore. Partecipa attivamente ad attività espositive in tutto il territorio nazionale.
ALISON SHANKS
Alison è originaria di Londra, Regno Unito, ma ha vissuto in molti altri paesi e ora vive in Sicilia. Le sue sculture sono realizzate principalmente con Porcellana che viene serigrafata con immagini frammentate e distorte. Nelle sue opere scultoree, Alison tratta vari temi di fondo che mostrano come siamo controllati e manipolati da un’eccessiva saturazione di mass media, tecnologia, social media, notizie false, sorveglianza, religione e consumismo in tutte le forme. C’è una perdita del sé. Le sue sculture sono in molte collezioni private e pubbliche in tutto il mondo. Si promuove su Instagram.
GIANLUIGI SUSINNO
Nato il 3.3.1963 a Boudevilliers (Svizzera), pittore, grafico e illustratore, vive e lavora tra Lugano e Ragusa. Per diversi anni si è occupato prevalentemente della figura nella convinzione che il volto sia uno straordinario specchio dell’anima. Nei suoi quadri ogni volto è stato colto quasi sempre in primo piano, in una sorta di intimità sospesa. Gli occhi, lo sguardo non sono mai stati muti, anche nel silenzio profondo raccontano e ogni volto è vita, è storia, è traccia delle sue gioie, delle sue sofferenze e inevitabile testimonianza del suono dell’anima, impronta inalienabile dell’anelito che lo scorre. I colori sono quasi sempre stati quelli della terra, liquidi, trasparenti, grattati e segnati in tele dai fondi spesso ramati o dorati, in una sintesi cromatica volta ad eliminare il superfluo e a raggiungere l’essenza. In anni recenti, caratterizzati da una sua sempre maggiore presenza in Sicilia e alla ricerca di un’identità ancorata nel profondo, la visione si è come distesa, diventando nei paesaggi più astratta, ulteriormente interiorizzata, e le figure più diafane, trasparenti, distanti nella loro apparizione.