Il maestro Elio Romano sarà in mostra a Catania fino a gennaio 2022. Sabato 29 ottobre alle 10.30 si terrà a palazzo della cultura nella sala Concetto Marchesi la conferenza stampa della mostra che sarà fatta vedere ai presenti in anteprima.
IIl lirismo e la malinconia della Sicilia agraria, quella più intima e remota dell’entroterra ennese, sono il “paesaggio del cuore” di Libero Elio Romano (Trapani 1909 – Catania 1996), artista al quale l’accademia di Belle Arti di Catania (Abact), in collaborazione con il centro studi d’arte Elio Romano e con il comune di Catania, dedica a ventisette anni dalla precedente una minuziosa e documentata antologica in programma a palazzo della cultura, dal 31 ottobre 2022 e fino al 20 gennaio 2023.
Il progetto scientifico e il concept espositivo di Abact per “Libero Elio Romano. 1909 -1996” saranno presentati alla stampa sabato 29 ottobre, alle ore 10.30 (palazzo della cultura, sala Concetto Marchesi), nel corso di una conferenza stampa alla quale prenderanno parte: Federico Portoghese, commissario straordinario del comune di Catania; Lina Scalisi, presidentessa dell’accademia di Belle Arti di Catania; Gianni Latino, direttore accademia di Belle Arti di Catania; Vittorio Ugo Vicari, storico dell’arte e curatore della mostra; Guido Romano, figlio del maestro Elio Romano. A seguire visita in anteprima della mostra accompagnati dal curatore.
Sono 57 le opere selezionate dal curatore, Vittorio Ugo Vicari – storico dell’arte e docente Abact – fra quelle meno note o del tutto inedite e provenienti da collezioni private: paesaggi rurali, scorci di interni, nature morte, ritratti e sculture di familiari, una raccolta di nudi e due marine che indagano l’intero arco produttivo dell’autore nel corso del Novecento e dei suoi eventi traumatici.
Figlio di magistrato che lo avrebbe voluto giudice, Elio Romano si è formato nelle Accademie di Belle Arti di Roma e di Firenze. In quest’ultima si è diplomato alla Regia Accademia delle arti del disegno. Vicino ad ambienti di intellettuali che si opponevano al regime, nel 1938 è ricercato dalla polizia politica e trova rifugio in Sicilia nelle campagne di Morra, contrada di Assoro (EN), insieme alla famiglia. Ed è qui che, per sottrarla alle persecuzioni razziali, nasconde per circa tre anni la collega di studi, la scultrice ebrea Ingeborg Franck Hunzinger, insieme al compagno Helmut Ruhmer.
La mostra, cui è dedicato un corposo catalogo, con interventi critici e un testo originale della scrittrice Giovanna Giordano, è scandita in quattro sezioni espositive e ha un approccio trasversale e inclusivo grazie a numerosi contenuti multimediali. Insieme a un’installazione di arte ambientale di Umberto Naso per una riflessione sul senso del paesaggio e la sua tutela, i visitatori troveranno un video d’epoca restaurato e commentato dal curatore, le stampe 3D di alcune sculture da toccare con le mani e una straordinaria animazione digitale per un viaggio virtuale dentro la natura e i personaggi dei quadri di Elio Romano. Un progetto a cura di Enrico La Rosa, responsabile dell’allestimento espositivo.
La mostra, a ingresso gratuito, sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13. Il sabato dalle 16 alle 19. Le visite guidate per gruppi e scolaresche – con aperture straordinarie su prenotazione – sono a cura dell’Accademia di Belle Arti e vanno concordate inviando una email a mostraromano@abacatania.it