È stata presentata a Favara, nell’agrigentino, la “festa delle eccellenze italiane in Europa” che si terrà il 4, il 5 e l’8 agosto. L’evento è organizzato dalla fondazione “Italiani in Europa” presieduta da Giuseppe Arnone.
Durante l’incontro con i giornalisti, il professore ha sottolineato anche la necessità di puntare sul turismo di ritorno, ovvero un turismo di accoglienza per i figli e i nipoti di coloro che trenta, quaranta o cinquanta anni fa, lasciarono la Sicilia e la loro terra di origine. “Basta pensare – spiega Arnone – che tutti gli italiani residenti all’estero e i loro discendenti corrispondono numericaente a circa 80 milioni di perone: è facile comprendere quanto possa essere importante cavalcare il trend attirando risorse economiche e realizzando un turismo di accoglienza che valorizzi le migliori energie e le bellezze che la Sicilia possiede”.
Durante le serate, verranno insigniti con il Premio “Eccellenze Italiane in Europa” coloro che hanno svettato nei rispettivi ambiti di appartenenza: cultura, arte, musica e imprenditoria.
A ciascuno, sarà consegnata la targa “Premio Eccellenza Italiana”.
Diversi gli appuntamenti in programma nell’ambito della “Festa delle Eccellenze Italiane in Europa”.
Il giardino di “Farm Cultural Park” nel cuore del centro storico di Favara, accoglierà gli eventi delle prime due giornate , il 4 e 5 agosto.
Oltre ai momenti musicali e agli incontri culturali, di particolare rilievo è la presentazione del libro di Giuseppe Arnone dal titolo “Italiani nel cuore”, impreziosito dalla prefazione dell’onorevole Vittorio Sgarbi.
“Si tratta – spiega l’autore in merito alla pubblicazione a cura di Rubbettino Editore – di un pamphlet che nasce dall’esigenza di mettere in luce il rapporto tra l’emigrazione italiana del passato e quella attuale”.
Tematiche che lui stesso, docente e imprenditore, conosce bene e che da anni analizza anche in qualità di presidente della Fondazione “Italiani in Europa”. Il libro, infatti, si sofferma con attenzione sulle differenze che intercorrono tra i flussi migratori del secolo scorso e quelli contemporanei.
E mette in luce gli aspetti edificanti e i potenziali risvolti positivi, per il sistema Paese, racchiusi nel legame che intercorre tra gli italiani che vivono all’estero e quelli che risiedono in patria.
La giornata conclusiva prevede due momenti: nel corso della mattinata, l’omaggio ai caduti nella tragedia della miniera di Marcinelle, in Belgio, avvenuta l’8 agosto del 1856.
La cerimonia si terrà nel Cimitero favarese di Piana Traversa, dove verrà deposta una corona di fiori alla presenza di una delegazione della Lega Zolfatai guidata dal presidente Paolo Dalli Cardillo.
La sera, l’evento si concluderà negli spazi di “Quid – Vicolo Luna”, con un avvincente viaggio nelle tradizioni isolane. Un racconto che vede protagoniste le storie di tanti vignaioli, contadini e uomini laboriosi che hanno saputo valorizzare le proprie radici all’estero. Il tutto, narrato da Carmelo Sgandurra, special guest e sommelier di caratura internazionale.