Si è conclusa a Catania la Mariapoli, il convegno estivo del movimento dei Focolari. Circa 150 persone hanno vissuto momenti di riflessione, svago e fraternità. Il tema della Mariapoli è stato “Dall’io al noi, verso la fraternità universale” e si è svolta dal 2 al 5 giugno a Mascalucia nella sala dell’istituto dei padri Passionisti.
Vi hanno partecipato circa 150 persone, provenienti da varie città della Sicilia orientale. Tra loro tantissimi giovani. Sono stati giorni vissuti in un clima di gioia, nello spirito evangelico e nella fraternità. Il fischio d’inizia è stato dato con il video messaggio del vescovo di ACireaele, monsignor Antonino Raspanti, il quale ha auspicato un apssaggio “dall’individualismo esasperato, in cui l’Io sembra essere al centro di tutto, ad un vero noi. Siaom già, in qualche modo, uniti l’uno all’altro, ma bisogna scoprire questa unione, volere questa unione. Auguro a tutti voi di trovare vie concrete, quotidiane, semplici, di vita comune attraverso cui riscoprire l’“essere uno”.
Anche l’arcivescovo di Catania, monsignor Luigi Renna ha fatto arrivare un messaggio di saluto e di sostegno. Margaret Karram, presidentessa del Movimento dei Focolari ha scritto ai partecipanti: “la Spiritualità dell’Unità – – ha spiegato – ci conduce a scoprire l’immenso amore di Dio per ciascuno di noi, per ogni prossimo e per tutto il creato, con le sue bellezze e le sue ferite”.
All’organizzazione della Mariapoli ha collaborato anche il Santuario della Madonna di Valverde. Padre Nei Simon, degli Agostiniani Scalzi, parroco del santuario, ha ripercorso così i giorni vissuti: “la preparazione della Mariapoli è stata un continuo “buttarsi”, fidandoci della Provvidenza, nelle tante incertezze di questi ultimi mesi… Ma il risultato è stato una vera “Città di Maria”, con la presenza di un folto gruppo di giovani e bambini (circa un terzo dei partecipanti avevano meno di 21 anni!). Ringraziamo Dio per averci chiamato a vivere questa esperienza di unità”.
“Essere sempre famiglia” è stato il filo conduttore dei giorni che hanno preceduto la Mariapoli, una delle prime che si sono svolte in Italia dopo la pandemia. Il programma, leggero e giovane, si è snodato attraverso vari momenti: pochi nella sala convegni e tanti a contatto con la natura, con le passeggiate ai piedi del vulcano, con giochi per tutti che hanno facilitato le relazioni e la nascita di nuovi rapporti autentici e profondi, il senso di condivisione e di comunione.
I momenti di riflessione, molto partecipati, sono stati scanditi da alcune relazioni ed esperienze. Una delle riflessioni proposte ha trattato il tema del “rispetto del Creato” e del pianeta, casa comune di tutti noi. Partendo dall’enciclica “Laudato si’” è stata sottolineata la centralità dell’uomo che in quanto fulcro della creazione deve rispettare ed avere cura di sé stesso, dei fratelli e di tutto quello che Dio ha messo a disposizione. L’ambiente si rispetta se l’uomo riconosce che tutto è in DONO.
La Mariapoli ha dato a tutti slancio rinnovato nel vivere il vangelo in pienezza. Il Movimento dei Focolari è presente in Sicilia fin dagli anni 50. Graziella De Luca, una delle prime compagne della fondatrice Chiara Lubich, arrivò a Siracusa nel giorno dell’Epifania 1950. Provengono dalla Sicilia alcuni focolarini che furono tra i primi collaboratori di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari. Tra questi anche Giuseppe Maria Zanghì, sacerdote e teologo, Angelino Rodante, a lungo responsabile in Brasile, Nuzzo Maria Grimaldi, che ha operato a Loppiano, Sergio Infantino, Agata Tranchina e altri. A Siracusa, sorse il terzo focolare, dopo quelli di Trento e di Roma.
Oggi il Movimento dei Focolari, presente in moltissime città, è composto da una numerosa comunità che vede la presenza di giovani, bambini, ragazzi, famiglie, sacerdoti, religiose e religiosi.