Sarà il giovane regista madonita Ivan D’Ignoti a dirigere il nuovo programma televisivo di Rai2 “Italiani fantastici”. Prima puntata questo pomeriggio alle 14.00 con Alessandro Di Sarno alla conduzione.
L’idea del programma scritto da Giorgio Squarcia è quella di mettere gli italiani in situazioni scomode, difficili, di fronte a dilemmi irrisolvibili per vedere come si comporteranno.
L’acronimo IF che in inglese significa “se”, rimarca proprio il bivio di fronte al quale si troveranno le vittime inconsapevoli e allarga la domanda al pubblico a casa: cosa fareste voi se vi trovaste in una situazione del genere? Per raccontare le reazioni degli italiani è stato scelto il linguaggio della candid camera che non è mai semplice da gestire dal punto di vista dell’immagine visto che sfrutta telecamere nascoste.
La casa di produzione inside man ha scelto il regista siciliano che da sei anni a questa parte, prima curando la regia degli scherzi di “Scherzi a parte” e adesso quella di questi esperimenti sociali, è riuscito a dare un nuovo gusto a questo linguaggio. Ivan D’Ignoti, classe 1993, parte dalla Sicilia, precisamente da Bompietro, in provincia di Palermo e in pochi anni diventa uno dei registi più giovani e talentuosi della televisione italiana, soprattutto quando si parla di scherzi.
Le sue immagini “rubate” hanno una qualità diversa, uno stile moderno, un taglio molto più cinematografico. Ivan, nelle sue regie, ha sempre dimostrato di saper “rubare con eleganza” e in italiani fantastici ancora di più.
“Normalmente il linguaggio della candid camera – dichiara Alessandro Di Sarno – è fatto di immagini sporche, degradate, sia perché si utilizzano camere nascoste, sia perché si raccontano situazioni ed emozioni reali. Inoltre, la grande difficoltà è data dal non sapere cosa accadrà, le vittime non sono attori, i loro movimenti e le loro reazioni non sono prevedibili. Tutto ciò rende complesso realizzare immagini di qualità. Italiani fantastici, invece, si avvale di una bellezza d’immagine che è stata richiesta, voluta e proposta dal nostro regisa: Ivan D’Ignoti. Ivan ha mostrato a me e a Giorgio J. Squarcia il suo modo d’intendere la regia degli scherzi. In effetti, se fate zapping, non troverete mai un programma del genere con lo stesso gusto, gli stessi colori, la stessa luce. Questo modo di realizzare le immagini aggiunge significato e valorizza il contenuto, senza snaturarlo, ma esaltandolo. Come quanto in un ristorante ti servono un piatto con una presentazione fantastica, te lo godi di più. Non ho dubbi che non appena uno si imbatterà in “Italiani fantastici” ne riconosce subito la pasta. Sono rimasto particolarmente colpito – conclude il conduttore – dall’energia, dall’entusiasmo, dalla motivazione e soprattutto dal rigore per l’eccellenza che Ivan ha messo nella realizzazione di questo programma.
Credo che il suo modo di intendere questo lavoro non sia sconosciuto alle sue origini. Io penso che il solo fatto di essere nato e cresciuto in Sicilia lo abbia esposto ad una bellezza onnipresente. I suoi occhiani, fin da piccoli, hanno potuto osservare questa natura, questa bellezza e questo ha certamente generato in lui l’esigenza di riprodurla.
Ivan riporta la Sicilia in tutti i suoi lavori, con poesia e schiettezza, come la sua terra gli ha insegnato. Un’altra caratteristica dei siciliani è certamente la loro determinazione, la loro autonomia. Ivan ha realizzato un programma molto complesso, un programma che normalmente richiederebbe un esercito. Fare esperimenti sociali è come trasmettere in diretta, devi rimanere costantemente concentrato e non puoi sbagliare niente. Ivan è stato un grande maestro d’orchestra. Con poche persone, ma buone, è riuscito a raccontare le vere emozioni dei nostri italiani fantastici, apponendo alle immagini la sua inconfondibile firma stilistica.”