Enrico Lo Verso sarà sul palco del teatro Regina Margherita di Racalmuto, nell’agrigentino in “Uno nessuno centomila” di Pirandello con adattamento e regia di Alessandra Pizzi. Appuntamento per il 21 maggio alle 21.00. Lo spettacolo è organizzato con il patrocinio del comune di Racalmuto.
Lo spettacolo “evento” che ha realizzato oltre 400 sold out in Italia e all’estero, coinvolgendo oltre 300.000 spettatori, tra repliche serali e matinèe. Insignito di premi e riconoscimenti, come il premio Franco Enriquez del 2017 e il premio Delia Cajelli per il teatro del 2018, scritto in occasione del 150esimo anniversario della morte di Luigi Pirandello, da oltre 4 anni in tournèe, continua a conquistare l’attenzione del pubblico e della critica.
Merito di una riscrittura “minimal” ed essenziale curata da Alessandra Pizzi che è riuscita a ridare vita ai personaggi del romanzo in forma nuova ed attuale, tutti inseriti nel racconto delle vicende di un solo uomo che è poi tutti. Ed è riuscita così a convincere un Enrico Lo Verso, ormai assente dalle scene teatrali da un decennio, a dare corpo e voce a tutta la vicenda. Enrico Lo Verso torna così in teatro con uno spettacolo classico ma estremamente attuale, parla di maschere e di crisi dell’io, ma lo fa con la leggerezza e il sarcasmo necessari a conquistare gli spettatori che tornano e ritornano a vedere lo spettacolo.
Un fenomeno inconsueto quello attivato dallo spettacolo che registra il sold out ovunque e che vanta la presenza di pubblico che ha già visto lo spettacolo tante, e tante, volte. Un’operazione teatrale ben riuscita, di facile allestimento e di grande resa, che ha contribuito, forse, anche al recupero e alla conoscenza (specie tra i giovani), di uno dei più importanti esponenti del nostro Paese. Lo spettacolo, come è stato definito dalla critica, è una seduta di psicanalisi, in cui un conturbante, quanto istrionico Lo Verso, attraversa i meandri della conoscenza e restituisce al pubblico risposte, quelle semplici che fanno parte della nostra quotidianità, ma a cui spesso, presi dalle sovrastrutture sociali, non sappiamo guardare. In 70 minuti la fisicità dell’attore irrompe sul palco, né manca l’omaggio a quella sicilianità a cui, Pirandello prima, Alessandra Pizzi poi, e Lo Verso dopo, guardano con affetto e con quel giusto umorismo, come lo stesso autore di Girgenti ci ha insegnato a fare. Uno spettacolo supportato da una’intensa ed efficace campagna di comunicazione che lo ha reso “nazional popolare”, trasformando la partecipazione ad un evento teatrale, in un rito collettivo in cui è bello esserci, per scoprire, anche grazie al teatro, quello straordinario patrimonio culturale della nostra Italia.