Paternò (Ct): conferenza “per il bene comune” all’istituto Redi

L’istituto superiore Francesco Redi di Paternò, nel catanese, ospiterà la conferenza “Per il bene comune”. Questo il titolo della conferenza presentata nell’aula magna dell’istituto di Paternò, Belpasso e Biancavilla. Un appuntamento per ricordare la lotta del cittadino contro le mafie politiche e imprenditoriali. Un’altra tappa di un lungo processo di educazione civica che vede coinvolti centinaia di studenti.

“I nostri ospiti sono esempi e modelli importanti – ha dichiarato Giuseppa Morsellino, dirigente scolastica dell’istituto Redi – ed è di questo che hanno bisogno i nostri ragazzi. Il percorso di educazione civica che la nostra scuola ha già ampiamente progettato, intende sollecitare una riflessione significativa, tra tutti i ragazzi e il resto della comunità scolastica, sul valore della legalità. Parliamo di persone che non si sono piegate a logiche criminali e che hanno tanto da insegnare ai nostri studenti”.

Dopo i saluti della dirigente scolastica Morsellino è stata la volta della referente di educazione civica prof.ssa Maria Gabriella Virgillito introdurre gli ospiti e ribadire l’importanza di promuovere iniziative finalizzate alla diffusione, presso le giovani generazioni, della cultura antimafia e della sicurezza attraverso la formazione di una coscienza civile. Al tavolo dei relatori: Nicola Grassi, presidente dell’Asaec; Gianmauro Cipolletta, capitano dei carabinieri del comando di Paternò e gli imprenditori Giuseppe Condorelli e Saro Barchitta.

Il progetto si propone di educare i giovani alla cultura dell’antimafia con uno studio non episodico del fenomeno mafioso, ma attento ai documenti storici e agli eventi delittuosi che hanno costellato la storia siciliana e nazionale, con particolare riferimento al fenomeno estorsivo. Tale fenomeno ha inficiato gravemente la libertà degli imprenditori e le loro libere attività economiche, dimostrando la pervasività spesso occulta delle attività illecite, capaci con tutta la loro forza di controllo e di persuasione di infiltrarsi nelle pieghe della vita civile, dominandone ogni aspetto”.

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