Ancora tensione e protesta fuori dai cancelli della Raffineria di Milazzo, nel messinese. Oggi hanno scioperato tutti i lavoratori ex Sicem e quelli dell’indotto. Chiedono la piena stabilizzazione degli esuberi da parte delle aziende già subentrate e che subentreranno negli appalti della Ram tolti alla Sicem.
“I lavoratori sono allo stremo – ha detto il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi, dopo aver parlato con diversi operai presenti nel piazzale – La situazione di questo gruppo di lavoratori ex Sicem che sono fuori dal lavoro già da diversi mesi sta determinando una tensione molto forte e quindi c’è la necessità di trovare una soluzione definitiva con l’inserimento di questi ragazzi e padri di famiglia all’interno del ciclo produttivo”.
Il prossimo 23 marzo, in Sicindustria, è previsto un incontro tra Raffineria, aziende interessate e organizzazioni sindacali per definire il percorso di stabilizzazione. “L’obiettivo è trovare una soluzione definitiva che possa gradualmente reinserire nel mondo del lavoro questi lavoratori, con la sottoscrizione di un accordo che garantisca l’occupazione di tutti i lavoratori ex Sicem, ma soprattutto rasserenare il clima alla Raffineria per affrontare, insieme, le battaglie future che ci aspettano”.
“Abbiamo avuto un confronto le aziende interessate al cambio appalto – ha spiegato il segretario provinciale della Fim Cisl, Giuseppe Crisafulli – ma permane la situazione di stallo e non ci sono aperture per quanto riguarda il completamento dell’assorbimento delle maestranze all’interno dell’indotto. C’è incertezza sul futuro e sugli investimenti e quindi chiediamo che sia fatta chiarezza da parte di tutti”.
Lo sciopero dei lavoratori continuerà in maniera pacifica sino a mercoledì prossimo in attesa di conoscere quale sarà la decisione del tavolo convocato in Sicindustria.