Il castello Nelson di Bronte, nel catanese, presto avrà un museo multimediale attraverso cui scoprire la storia e il reale tempo. Il futuro del castello è quello dunque di diventare museo senza avere opere d’arte oltre ai lussuriosi giardini.
Un museo che, grazie ad apparati tecnologici in grado di realizzare ricostruzioni tridimensionali, libri virtuali, ologrammi e multi proiezioni sincronizzate, farà rivivere la storia del castello e del suo territorio.
Il dipartimento regionale dei beni culturali e dell’identità siciliana ha emesso il decreto di finanziamento di 296.000 euro per la creazione del museo multimediale.
“Il progetto – afferma l’avvocato Roberto Landro, esperto del sindaco Pino Firrarello – era stato presentato dalla precedente amministrazione. Noi appena insediati lo abbiamo ripreso, seguito e posto all’attenzione dell’assessorato, ribadendone l’importanza. L’amministrazione Firrarello, infatti, recentemente ha ottenuto altri finanziamenti per completare l’opera di ristrutturazione dell’antico maniero e il suo utilizzo come centro vitale del turismo e della cultura. In quest’ottica il museo multimediale acquisisce un’importanza fondamentale”.
Soddisfazione viene espressa anche dal sindaco, Pino Firrarello che ha dichiarato: “Negli ultimi giorni sono venuto spesso al castello per far sì che i lavori di ristrutturazione si completino presto e bene. Abbiamo il dovere di consegnare alle future generazioni un monumento centrale nel progetto di sviluppo turistico che stiamo preparando. Rappresenta l’unico angolo della terra di Sicilia che un tempo fu inglese. Certo per anni ha rappresentato il simbolo dell’usurpazione delle terre a svantaggio dei più poveri. E io, pensando al riscatto da parte del popolo, lo feci comprare dal comune sapendo bene però che la sua valenza avrebbe anche potuto arricchire la nostra offerta turistica e culturale. Ed il museo multimediale è una importante tessera del puzzle che abbiamo in mente. Del resto ormai sono tantissimi i musei che descrivono i propri valori attraverso la multimedialità.
Il “Leonardo da Vinci Experience” di Roma che ospita virtualmente la Gioconda e la Dama con l’ermellino, oppure il museo archeologico virtuale di Ercolano, che racconta la vita quotidiana delle città distrutte dalla furia eruttiva del Vesuvio nel 79 d.C ne sono una viva testimonianza, cui presto si aggiungerà il castello Nelson di Bronte”.