Più di 7.500 esemplari di ricci di mare catturati da quattro soggetti a Cala Rotonda di Favignana, nel trapanese, nell’area marina protetta delle Egadi, sono stati liberati dagli agenti della guardia di finanza, sezione operativa navale.
I quattro pescatori di frodo sono stati denunciati per la violazione delle disposizioni penali a tutela delle aree marine protette e sanzionaati, avendo superato i limiti previsti per la cattura del riccio di mare, in violazione alla normativa in materia di pesca.
Lo scorso 8 febbraio il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Trapani ha emesso il decreto di sequestro preventivo del natante e dei due motori fuoribordo, nonché di tutta l’attrezzatura utilizzata.
L’autorità giudiziaria ha considerato fondato il pericolo che la libera disponibilità dei beni potesse agevolare la commissione di ulteriori reati della stessa spesie, anche in considerazione che la cattura di un così elevato quantitativo di ricci di mare fa supporre che non sia stata una attività occasionale, ma piuttosto di una pesca di frodo ben organizzata e strutturata.