Al Cannizzaro di Catania si è svolto l’incontro con i medici nell’ambito della campagna di prevenzione e informazione “Se sai… Puoi!” contro i tumori ginecologici avviata da ACTO SICILIA, Alleanza Contro i Tumori Ovarici e Ginecologici, realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Salute della Regione Siciliana nei maggiori ospedali provinciali dell’Isola e nelle nove sedi provinciali della LILT (Lega Italiana per la lotta contro i tumori)
“Più che mai nei tumori ginecologici è importante l’impegno della singola donna indirizzato a scoprire prima possibile la diagnosi di un tumore ovarico, della cervice o dell’endometrio. I numeri importanti del tumore della mammella, che incide per oltre 60 mila nuovi casi ogni anno, sono ben diversi dai 5 mila nuovi casi del tumore ovarico o dei 2800 casi di un tumore della cervice uterina o degli 8 mila casi del tumore del corpo uterino. Questi ultimi dati, che sono esigui rispetto ai numeri di altri tipi di cancro, rendono difficile l’individuazione su larga scala. Oggi per trovare un tumore mammario dobbiamo effettuare screening su otto donne, per trovare un tumore della cervice uterina ne dobbiamo controllare oltre 174”.
La dottoressa Giusy Scandurra, responsabile dell’Oncologia Medica dell’Ospedale Cannizzaro di Catania, elenca cifre e illustra statistiche per sensibilizzare e informare sull’importanza della prevenzione dei tumori ginecologici in occasione del convegno che si è tenuto ieri nella sala congressi dell’ospedale catanese organizzato da ACTO SICILIA nell’ambito della campagna di informazione “Se Sai…Puoi! al via in questi giorni nell’Isola con il patrocinio dell’Assessorato alla Salute della Regione Siciliana, che coinvolgerà ospedali e sedi della Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) delle nove province siciliane.
Ad aprire i lavori la presidentessa di ACTO SICILIA Daniela Spampinato che ha sottolineato l’obiettivo della campagna avviata a novembre, che è quello di raggiungere con le informazioni sui tumori ginecologici il maggior numero possibile di donne siciliane per cercare di arrivare agli stessi dati di prevenzione del tumore al seno. “Il nostro corpo manda dei segnali che le donne devono saper cogliere. Un banale dolore o gonfiore addominale o una perdita di peso non legata ad una dieta, -spiega la Spampinato- vanno approfonditi sottoponendosi ad opportune visite mediche per non giungere troppo tardi ad uno stadio avanzato della malattia, che in caso venga accertata cambia totalmente la vita. Arrivare ad una diagnosi precoce e importantissimo. E’ vero che la ricerca ha fatto notevoli passi in avanti. Si può convivere con la malattia, ma ci sono innumerevoli effetti collaterali delle cure che penalizzano la qualità della vita.
L’obiettivo di ACTO SICILIA oltre a questa campagna di prevenzione, è anche quello di attivare laboratori e attività che possano migliorare la quotidianità delle pazienti, dalle lezioni di yoga al laboratorio creativo, al fine di creare momenti di condivisione che, è certo, risultano terapeutici”.
Dopo i saluti del Direttore generale dell’Azienda ospedaliera Cannizzaro dott. Salvatore Giuffrida, è intervenuto il Direttore dell’U.O di Ostetricia e Ginecologia del Cannizzaro Prof. Paolo Scollo che ha sottolineato l’importanza della diagnosi precoce. “Se la malattia è scoperta in fase avanzata le curve di sopravvivenza non sono cosi brillanti– ha ricordato Scollo- anche se negli ultimi cinque anni l’avvento di una medicina di precisione, attraverso la biologia molecolare nella diagnosi del carcinoma ovarico, ha permesso di studiare e mettere in commercio dei nuovi farmaci che stanno rivelando ottimi risultati”.
Per il prof. Ettore Capoluongo, patologo clinico, “dalle analisi epidemiologiche si è stabilito che almeno una donna su 432 sia portatrice di una mutazione dei geni BRCA1 o BRCA2, identificare queste mutazioni diventa importante ai fini della prevenzione, sia nella donna che nei suoi familiari. Essere mutati non vuol dire essere malati, ma avere un maggior rischio nella vita di ammalarsi e per questo motivo intervenire sullo stile di vita e quindi modificare in maniera positiva alcune abitudini: mangiare sano, praticare attività fisica, non fumare. Questi fattori possono migliorare la salute e possono ridurre in maniera significativa il rischio d’insorgenza della neoplasia”.
Durante l’incontro moderato dalla giornalista Valeria Maglia, degli aspetti patologici di tipo fisiologico e disagio sessuale nelle pazienti oncologiche ha parlato la dottoressa Maria Grazia D’Agate mentre il tema dei cambiamenti negli stili di vita nei tumori ginecologici è stato affrontato dalla psico-oncologa Sonia La Spina. Infine Il dottor Placido Borzì ha risposto alle domande delle donne interessate alla preservazione della fertilità. Gli aspetti legati alle esigenze nutrizionali sono stati illustrati dalla dietista dottoressa Francesca Tornatore.
La campagna di ACTO SICILIA Se sai…Puoi! intanto prosegue con l’esposizione dei totem contenenti le brochure informative negli ospedali siciliani e nelle nove sedi della LILT (Lega Italiana per la lotta contro i tumori).