La Fiap chiede che venga revocata la cittadinanza a Benito Mussolini anche a Capo d’Orlando. Una proposta che arriva dopo la decisione del comune di Isnello di revocare la cittadinanza onoraria al fondatore del “fascismo”.
La Fiap, federazione italiana associazioni partigiane, plaude alla decisione del comune di Isnello, nel palermitano, di revocare la cittadinanza onoraria conferita al dittatore Mussolini, capo del fascismo e artefice primo delle leggi razziali e del coinvolgimento italiano nella tragedia della seconda guerra mondiale.
Il soggetto federativo che riunisce i sodalizi antifascisti di ispirazione socialista e socialdemocratica, azionista, repubblicana e liberale di sinistra, rilancia la proposta del proprio rappresentante siciliano, il docente universitario Antonio Matasso, che aveva chiesto 2 anni fa al comune di Capo d’Orlando di revocare la cittadinanza onoraria conferita a Mussolini durante il Ventennio, epoca in cui il comune paladino ebbe l’autonomia da Naso. Nel precedente consiglio comunale, solo il consigliere comunale Alessio Micale si era espresso pubblicamente a favore dell’iniziativa, nonché dell’esortazione dello stesso Matasso a conferire l’onorificenza a Liliana Segre “in modo da dimostrare che le istituzioni repubblicane onorano la vittima e disprezzano il carnefice, vale a dire quel tiranno che impose un regime criminale e fu responsabile della morte di tanti italiani, molti dei quali ebrei”, come ha affermato il docente universitario e rappresentante della Fiap.
Il suggerimento era stato riproposto anche in occasione della scorsa festa della repubblica e del novantasettesimo anniversario dell’uccisione per mano fascista di Giacomo Matteotti, ricordato da Matasso come “giovane martire della democrazia e del socialismo, segretario del partito più perseguitato da Mussolini, assassinato a 39 anni dalla ferocia anticristiana dei fascisti e del loro regime brutale ed omicida”.
A Matteotti è dedicata la piazza principale di Capo d’Orlando: la locale associazione della Fiap, intitolata agli antifascisti Cono e Carmelo Di Lena, ha anche chiesto formalmente all’amministrazione comunale di collocare due lapidi commemorative dei sacrifici di Matteotti e di Giovanni Amendola, nella piazza e nella vicina via intitolate ai due martiri della libertà. Lo scopo è di invitare le istituzioni a dare segni visibili di sostegno ai valori repubblicani ed antifascisti, che devono essere condivisi da tutti.