Messina: la Cisl chiede di rivedere l’organizzazione della Seus

“Non ci sono e non ci possono essere parole che bastino di fronte al dramma di una donna, moglie e mamma. Ma, dopo il silenzio nel rispetto della persona e della famiglia, la nostra preoccupazione è che quanto accaduto la sera del 10 novembre possa ripetersi. E non solo a Messina”. Lo dicono la segretaria generale della Cisl Fp di Messina, Giovanna Bicchieri e il segretario aziendale della Cisl Fp 118, Michele Vernuccio, che intervengono alcuni aspetti ritenut fondamentali relativi all’organizzazione e funzione della Seus 118.

“Il servizio 118 – spiegano – viene gestito senza l’applicazione dell’istituto della pronta disponibilità pertanto, quando si verifica un’assenza improvvisa per malattia o infortunio, non è prevista la figura di un reperibile. Il personale in servizio è costretto, suo malgrado, a proseguire il turno ad oltranza, almeno fino a quando l’ambulanza verrà posta in fermo tecnico”.

Più volte il sindacato ha sollevato il problema, ma purtroppo senza mai ricevere alcun riscontro alla proposta relativa all’attivazione della pronta disponibilità. “Che – aggiungono – potrebbe avere un costo inferiore al 2% del bilanio della Seus, soprattutto considerato come negli anni precedenti sia già stato applicato l’istituto contrattuale ad altro personale anche del ruolo amministrativo”.

“Inoltre – continuano – fermo restando la grave carenza di medici sulle ambulanze del 118, a nostro giudizio non è stata sufficientemente attenzionata la problematica relativa alla gestione del personale autista/soccorritore che rappresenta la spina dorsale del sistema emergenza-urgenza 118 regionale e la cui professionalità sembrerebbe essere troppo spesso violata a causa di una governance aziendale che dovrebbe probabilment essere rivista”.

“La rabbia e il senso di impotenza dei soccorritori in questi giorni è solo pari, se non superiore, a quella dei cittadini perché coscienti di dare quotidianamente il meglio della propria professionalità, ma costretti a sottostare alle carenze di un sistema che può generare simili episodi. Dobbiamo assolutamente evitare, come cittadini e professionisti della sanità, che circostanze analoghe a quelle del 10 novembre scorso, si verifichino ancora, per questa ragione chiediamo l’intervento autorevole delle istituzioni affinché i lavoratori della Seus 118 possano operare con le giuste risorse umane e strumentali oltre che in condizioni di assoluta sicurezza”.

 

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