Lo scorso 9 dicembre a Ragusa si è riunito il direttivo provinciale del SIULP presieduto dal segretario generale provinciale, Flavio Faro.
Dopo aver ampiamente analizzato gli obbiettivi economici e normativi che il SIULP Nazionale si prefigge di raggiungere con l’imminente rinnovo contrattuale, il massimo consesso del Sindacato più autorevole e rappresentativo del comparto Sicurezza e Difesa ha posto al centro del dibattito le preoccupanti carenze di organico che investono ormai tutti gli Uffici di Polizia che amplificano le problematiche di una piccola Questura come quella iblea.
La riduzione del personale insieme ai sempre più frequenti problemi di ordine pubblico legati al fenomeno migratorio, rischiano di destabilizzare la funzione della Polizia di Stato in provincia.
I recenti fatti di cronaca che hanno tristemente interessato il versante ipparino, rappresentano un campanello d’allarme per le Autorità Provinciali di Pubblica Sicurezza alle quali il S.I.U.P. rivolge il proprio appello.
Oggi, più che mai, in un momento in cui la Polizia di Stato ha visto ridurre il proprio organico di circa 20.000 unità (a livello nazionale) grazie alle passate politiche dei tagli e il blocco dei turn over, la gestione del personale insieme a quella dell’ordine pubblico rappresentano i due aspetti fondamentali con i quali ogni Dirigente deve confrontarsi.
E’ il momento delle giuste scelte e delle decisioni che assicurino la funzionalità degli Uffici di Polizia affinché continuino a garantire a tutti i cittadini della provincia iblea, quel diritto inalienabile rappresentato dalla “Sicurezza”.
Scelte organizzative mirate ad assicurare uomini e mezzi a quegli Uffici che, in prima linea, pattugliano h 24 i centri cittadini.
Decisioni che mirino a rafforzare gli organici dei Commissariati di Comiso, Modica e Vittoria ridotti ormai al lumicino, scongiurando che questi Uffici di Polizia, i cui Dirigenti rappresentano le Autorità Locali di Pubblica Sicurezza delle rispettive città, non si trasformino in uffici burocratici capaci di trattare esclusivamente passaporti, licenze e permessi di soggiorno.
Assetti programmatici che i vertici della Questura ragusana sapranno certamente attuare quando ormai la pandemia da COVID-19 non rappresenta e non può più rappresentare un’emergenza e come tale essere gestita.
Bisogna continuare ad offrire “sicurezza in sicurezza” mettendo al centro i cittadini ed anche i poliziotti che ogni giorno con professionalità e spirito di abnegazione svolgono il loro servizio per le strade di Ragusa e provincia.
Il confronto tra i Dirigenti sindacali del S.I.U.P. ha altresì riguardato gli aspetti logistici degli Uffici periferici.
Non è più possibile lavorare in edifici le cui condizioni deprimono i poliziotti non solo perché costretti a passare in quei locali intere giornate lavorative ma soprattutto per l’imbarazzo che provano nell’esporre al pubblico stanze fatiscenti e bagni al limite dell’agibilità.
In merito a quest’ultima problematica, il S.I.U.P. ragusano chiede una concreta progettazione che possa risolvere l’annoso problema che ormai, da quasi un decennio, viene posto all’attenzione dei Questori e dei Prefetti che si sono succeduti.