L’inizio del travaglio e la corsa in un ospedale che, però, è troppo lontano e il bambino nasce su una piazzola di sosta dell’autostrada A20 Messina Palermo, ma non ce la fa. Tragedia sull’autostrada all’altezza di Santo Stefano d Camastra, nel messinese, dove un bimbo appena nato è morto subito dopo il parto.
Il piccolo era prematuro, ma nonostante tutto non ce l’ha fatta a vivere. “Sapevo che era prematuro e che c’erano problemi. Speravo che lo salvassero ma non è avvenuto il miracolo. Voglio che la sua morte sia una riflessione per chi ha preso certe decisioni”. Così Jessica Passarello, 37 anni, la giovane mamma che ha perso il bambino dopo il parto in una piazzola di sosta dell’autostrada.
La donna si era sentita male a Mistretta, nel messinese, dove abita con il compagno, al settimo mese di gravidanza. Purtroppo vicino a Mistretta non ci sono più ospedali con punto nascite, il più vicino è Patti, a più di un’ora di strada.
La famiglia si è messa in macchina in direzione dell’ospedale, ma la puerpera ha accusato dolori sempre più forti ed è stata costretta ad aprire la portiera, scivolare sull’asfalto ed è stato in quel modo che suo figlio è venuto alla luce. La speranza di Jessica era che i medici salvassero il figlio sull’ambulanza, sapendo già che sarebbe nato prematuro.
Il punto nascita di Sant’Agata di Militello, ospedale più vicino a Mistretta, è chiuso da 2 anni e qualche tempo prima, nello stesso ospedale di Mistretta era stato chiuso proprio il reparto.
Sulla vicenda il procuratore di Patti, Angelo Cavallo, ha aperto un’inchiesta ed è stata disposta l’autopsia del bimbo. Il consiglio comunale di Mistretta si riunirà in seduta straordinaria per discutere sulla questione. Anche il sindaco di Sant’Agata di Militello ha annunciato che farà di tutto per far riaprire il punto nascita all’ospedale di Sant’Agata di Militello.
Sulla vicenda interviene anche il presidente dell’Ars, Gianfranco Micciché. “Sono profondamente addolorato e sono vicino ai genitori del bimbo morto subito dopo il parto – ha detto – la tragedia di Mistretta mi ha colpito molto perché ritengo inconcepibile che ancora oggi avvengano fatti di questo tipo per la mancanza di punti nascita sufficienti. È necessario rivedere l’organizzazione dei territori e la mappa dei punti nascita, per evitare che le gestanti siano costrette a fare centro chilometri per raggiungere l’ospedale più vicino a partorire”.