Era il 2 dicembre del 1968 quando ad Avola uno scontro tra i manifestanti e le forze dell’ordine portò alla morte di Giuseppe Scibilia e Angelo Sigona e ad alcuni feriti. Oggi l’onorevole Rossana Cannata rinnova la richiesta di desecretare i fascicoli sul tragico eccidio del 2 dicembre 1968.
Dopo la richiesta avanzata in occasione del 50° anniversario dai fatti di Avola, dal governatore Musumeci, ora si aggiunge l’iniziativa della parlamentare regionale Cannata, con il sostegno della collega nazionale di Fratelli d’Italia, Carolina Varchi. La parlamentare nazionale, tramite un’interrogazione, indirizzata alla presidenza del consiglio dei ministri e al ministero dell’interno, chiede “se e quali iniziative di competenza il governo intenda assumere per desecretare i fascicoli relativi al tragico eccidio che avvenne il 2 dicembre 1968 ad Avola”.
“E’ inspiegabile – spiega il deputato regionale Cannata – che dopo 53 anni non sia ancora stata fatta chiarezza su uno degli eventi più tragici del nostro passato recente. Come si legge nell’interrogazione della deputata Varchi, la richiesta di desecretazione degli atti è un impegno dovuto nei confronti dei familiari delle vittime, ma soprattutto per rendere omaggio a chi, con le proprie battaglie, ha contribuito a rendere più dignitoso il lavoro agricolo, specialmente in questo momento di crisi.
Una verità – conclude la vicepresidentessa della commissione regionale antimafia – dovuta, perché i diritti e la dignità dei lavoratori restino una priorità della nostra società. Ieri come oggi”.