Catania: maltempo, Acli Sicilia alla regione chiede un confronto

“Serve un confronto e un lavoro in sinergia”. Così l’Acli Sicilia che chiede alla Regione un confronto per potenziare e sviluppare una serie di interventi programmatici, con particolare attenzione a tutti quei territori che risultano essere maggiormente a rischio idrogeologico, non può essere e non deve essere un tema di secondo piano nell’agenda politica della Regione.

Le Acli sono associazioni a tutela dei cittadini e del rispetto dell’ambiente. Per Agata Aiello, presidentessa Acli Sicilia, non ci sarebbe più tempo da perdere di fronte alle tragedie e alle catastrofi avvenute nelle ultime settimane a seguito delle forti ondate di maltempo: le istituzioni, le associazioni ambientaliste e gli stakeholder della società civile hanno il dovere di agire concretamente per scongiurare ancora disastri, come quelli che hanno investito tutta la nostra isola nell’ultimo mese, scoperchiando un vaso di Pandora ben noto a tutti.

Oltre ai problemi meteorologici, si aggiunge anche una mancanza da parte delle istituzioni che probabilmente avrebbero dovuto agire concretamente e per tempo per ridurre il dischio idrogeologico. Fra questi si considerano inadeguatezza e scarsa manutenzione delle infrastrutture e degli edifici, comuni impreparati che fanno di eventi definiti eccezionali la regola che si ripete ogni volta che si verificano temporali forti.

La regione siciliana vanta i numerosi interventi messi in campo sul fronte del contrato alle frane e alle alluvioni, dall’altra parte, stando ad alcuni rilievi della corte dei conti, nel 2019 non sono stati avviati progetti ed interventi che si sarebbero potuti realizzare in tutte le provincec siciliane, con le risorse economiche disponibili.

Per le Acli occorre agire con grande senso di responsabilità e sensibilità, in sinergia con le istituzioni, con gli enti preposti al rispetto dell’ambiente, ma anche con i cittadini per limitare la crisi ambientale che stiamo vivendo, nostro malgrado. I cittadini “possono e devono svolgere un ruolo chiave, a partire dai più piccoli gesti quotidiani. Diminuire il proprio impatto sull’ambiente è infatti una questione di buone abitudini e di cultura: sono molte le scelte che tutti noi possiamo compiere ogni giorno per contrastare i cambiamenti climatici. Educare al rispetto non basta, però. Bisogna prevenire e farlo agenda concretamente: incentivare le energie rinnovabili, investire in tecnologie verdi, sviluppare una mobilità verde e smart city, sono solo alcuni dei campi su cui serve puntare maggiormente, anche dal punto di vista dell’occupazione lavorativa.

Sostenibilità, tutela e rispetto della risorsa ambientale, non devono essere delle parole svuotate del loro significato: bisogna prendersi cura della propria “casa” e proteggerla. Le Acli chiedono un confronto proficuo e una riflessione seria su queste tematiche anche al fine di incentivare un’azione unica sull’intero territorio che possa essere sinonimo di buona politica e di sviluppo per la promozione di un processo di rigenerazione e pianificazione urbanistica.

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