Misilmeri (Pa): riflessioni sotto le stelle a Pizzo Cannita

Nell’ambito della manifestazione “Le notti di BCsicilia” a Bagheria, nel palermitano, riflessioni sotto le stelle a Pizzo Cannita. Appuntamento domani, 10 agosto, con “riflessioni sotto le stelle”, una visita guidata da Angelo Cutaia.

Dopo la presentazione di Maria Giammarresi, presidentessa BCsicilia di Bagheria e di Francesco Giannone, presidente dell’associazione culturale Kponia, è previsto l’intervento di Giovanni Giannone del comitato Utopia. La guida della passeggiata sarà Giuseppe Giglio dell’associazione culturale Kponia. Appuntamento domani sera alle 18.30 davanti alla chiesa Beata Vergine del Carmelo a Portella di Mare (Misilmeri). È necessaria la prenotazione.

Il Cozzo Cannita è un piccolo rilievo calcareo che costituisce uno snodo orografico a cerniera tra la valle dell’Eleuterio e l’ultimo lembo della Conca d’Oro, verso Sud-Est. Nonostante la modestissima altezza (appena 208 metri sul livello del mare), esso riveste un’importanza straordinaria sotto diversi profili: geologico, paleontologico, archeologico e paesaggistico.

Sulla parete nord del Pizzo si apre una profonda grotta che negli anni Trenta ha restituito, grazie al Fabiani, una enorme quantità di ossa fossili che ora sono conservate al museo di Padova e di Ferrara e al museo Gemmellaro di Palermo, nonché ossa di cervi, leoni, iene e numerosi altri animali.

I versanti sud e ovest, molto più dolci, ospitano i resti di una città punica a cui qualche studioso attribuisce il nome di Kponia o Cidonja. Numerosi reperti archeologici si trovano al museo Salinas di Palermo che mostra due grandi sarcofagi antropoidi marmorei di splendida fattura.

Di recente su uno dei suoi tre “pizzi” è stata messa a dimora un’enorme croce illuminata di notte e visibile anche da Palermo, a testimonianza dell’importanza strategica e storica del luogo che costituisce uno dei fondamenti identitari e socio culturali dell’immaginario collettivo delle popolazioni residenti ai suoi piedi, non soltanto gli abitanti della vicina borgata di Portella di Mare, ma anche di Misilmeri, Ficarazzi e Villabate.

Sia dalla Croce che dal piano antistante la grotta è possibile godere della vista del golfo di Palermo, di una parte della città, di Monte Pellegrino, del canyon entro cui scorre il tratto finale del fiume Eleuterio e di tutto il territorio pianeggiante che un tempo sosteneva i migliori agrumeti della zona tra Ciaculli e Bagheria. Una riflessione sulla bellezza del paesaggio, dei luoghi e sullo stato di degrado dell’ultimo lembo della Conca d’Oro, ormai preda di un’insultante bruttezza che, comunque, è ancora mitigabile.

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