Catania: fiamme tra San Leone e Fossacreta

Una nuova emergenza sta mettendo in pericolo migliaia di persone nei quartieri di San Leone, Fossacreta, San Giuseppe La Rena e nelle zone circostanti dei quartieri di Catania. Dalla tarda mattinata di oggi un rogo di vaste dimensioni sta colpendo la macchia mediterranea presente all’interno del Parco di Monte Po.

Fiamme alimentate dal caldo e che stanno lambendo le abitazioni circostanti. “Già nei mesi precedenti avevo lanciato un appello affinchè l’emergenza incendi in tutta la provincia etnea fosse presa nella giusta considerazione – dichiara Ersilia Saverino, presidentessa dell’assemblea provinciale di Catania per il partito democratico – un monito assolutamente non raccolto dalle istituzioni competenti ed oggi ne paghiamo le conseguenze.

L’incendio in via Cairoli lo scorso giugno non ha insegnato niente ed ora devo constatare insieme ai migliaia di catanesi che non esiste ancora un piano antincendio con la creazione di fasce tagliafuoco o la bonifica di terreni nelle zone più a rischio. Interi quartieri come Librino, Cibali, San Giovanni Galermo, Fossa della Creta, Monte Po, Nesima e perfino la stessa zona del viale Rapisardi vivono l’emergenza incendi in modo continuo eppure, finora, nessuno ha mosso un dito. Oggi parliamo dell’ennesima emergenza roghi, ma domani?

Com’era stato ampiamente previsto e segnalato, Catania continua a bruciare. Stavolta le fiamme si propagano nel grande polmone verde della parte sud della. Dalla tarda mattinata di oggi nuvoloni di fumo denso impediscono una perfetta visuale e questo inevitabilmente si ripercuote sulla sicurezza e la viabilità della zona. Chi, infatti, decide in questo momento di transitare per l’Asse Attrezzato lo fa a suo rischio e pericolo. Eppure parliamo di un problema che puntualmente si presenta nel periodo estivo: c’è stato a giugno, c’è a luglio e ci sarà ad agosto e settembre. Anno dopo anno. Perché questa amministrazione non fa nulla per garantire la sicurezza dei cittadini? Se lo chiede il comitato Romolo Murri attraverso il suo presidente.

Perché – scrive il presidente Vincenzo Parisi – non si riesce ad approntare in tempo utile (ovvero tra marzo ed aprile) un piano antincendio efficace che eviti al nostro corpo dei vigili del fuoco di fare i salti mortali per salvare le persone e spegnere le fiamme? Dal tardo pomeriggio di oggi sta bruciando la macchia verde situata tra Fossacreta e San Leone. Il comitato Romolo Murri, attraverso il suo presidente Vincenzo Parisi, chiede da tempo di rivalutare, riqualificare e restituire alla cittadinanza quelle aree rurali che si trovano nella parte sud della città. Interi quartieri sotto scatto dove per puro caso non ci è scappata la tragedia. Ma fino a quando si può fare affidamento sulla fortuna? Ad oggi il comitato Romolo Murri, con il suo presidente Vincenzo Parisi,ribadisce che finora è sempre mancata la volontà politica di fare prevenzione. Occorre la creazione di fasce tagliafuoco, la potatura a scadenze precise del verde e l’eliminazione, con l’utilizzo dei trattori, delle sterpaglie a cominciare dai prossimi giorni”.

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