In occasione della giornata mondiale dell’ambiente, BCsicilia organizza sette escursioni fluviali promosse in diversi comuni dell’isola. Appuntamento domani per un’iniziativa volta alla conoscenza di un ricco patrimonio dal punto di vista naturalistico, faunistico e storico. La tutela integrale del corso d’acqua è un principio cardine per uno sviluppo sostenibile e consapevole del territorio, anche nell’ottica della diffusione dell’ecoturismo che potrebbe assegnare u nuovo valore ai beni materiali e immateriali della Sicilia.
Appuntamento alle 08.00 a Palermo al fiume Santì’Elia. Il corso d’acqua, alimentato da diverse sorgenti, nasce lungo la dorsale fra Cozzo Aglisotto e Monte Matassaro-Renna. Si sviluppa per circa 6 km, in una fascia di alta collina, su terreni di moderata pendenza. Il Sant’Elia era la risorsa idrica per l’irrigazione dei terreni, per il funzionamento del vecchio mulino (risalente alla seconda metà del 1800) per il lavatoio pubblico e nella stagione estiva era luogo di balneazione grazie alle sue numerose “nache” (piscine naturali).
A Termini Imerese, sempre in provincia di Palermo, appuntamento alle 09.00 al ristorante Baglio d’Himera. L’Himera, o fiume Grande, lungo circa 35 Km, nasce alla sella di Xireni, nella catena delle Madonie e sfocia nel Tirreno, vicino ai resti della colonia greca di Himera, città dotata di un antico porto fluviale. Scorre incassato in un tratto tipicamente di montagna nel territorio di Polizzi Generosa fino all’incontro con il suo principale affluente, il torrente Salito, alla cui confluenza muta denominazione. Da qui poi prosegue verso il mare.
Appuntamento pomeridiano, alle 17.00, a Castellammare del Golfo, nel trapanese, alla chiesa di San Paolo per il fiume Crimiso (nella foto sopra). Il Crimiso è uno dei rami del fiume Belice, il principale di quella parte occidentale dell’isola. Al corso d’acqua è legato il mito del dio del fiume Crimisso che si unì nelle acque calde con una donna troiana da cui nacque Aceste, fondatore di Segesta e inoltre la storica battaglia di Timoleonte di Siracusa contro i Cartaginesi nel 339 a.C., indicata dagli storici come la battaglia del Crimiso e svoltasi nei pressi dell’antica città di Entella.
Domenica 6 giugno a Bagheria, nel palermitano, per visitare il fiume Eleuterio, appuntamento alle 08.00 a Case Lorenzo. L’Eleuterio trae origini da vari torrenti che nascono ai piedi della Rocca Busambra. Il fiume è lungo 31 km e interessa vari territori. Nonostante la presenza della diga dello Scanzano, mantiene un flusso minimo vitale anche nelle estati più torride. Per Idrisi, nel suo libro di Ruggero, era Wadi al amir (fiume dell’emiro). Esiste una raccolta di bellissimi e interessanti reperti che testimoniano gli insediamenti abitativi millenari lungo tutta la valle.
Domenica a Sciare appuntamento alle 09.00 alla stazione per la visita al fiume Torto. Il fiume ha una lunghezza di circa 64 km e nasce a 1.010 metri nella zona della Serra TIgnino e sbocca nel Mar Tirreno, nei pressi della città di Termini Imerese. Il toponimo arabo del corso d’acqua, Wadi ‘abi Ruqqad, trasmessoci da Idrisi (metà del XII secolo) significa “fiume dormiglione”. Il nome Torto si trova già nel Fazello (XVI secolo) e deriva dalla conformazione tortuosa del suo alveo che muta continuamente corso e genera anse fossili.
Alle 09.00 di domenica a Campofranco appuntamento al ristorante La Fazenda per il fiume Gallo d’oro. Il fiume è lungo circa 40 km e ha origine da Serra Gazzola, a Canicattì. Affluente del fiume Platani, l’antico Alykos scorre nei territori della provincia di Caltanissetta e di Agrigento e attraversa da est ad ovest la riserva naturale di Monte Conca. Lungo il suo percorso, a 2 km a sud di Campofranco, vi sono i resti di un antico ponte romano più volte ricostruito e crollato definitivamente nel 1980.
A Montelepre appuntamento alle 08.15 al piazzale delle Ginestre per visitare il Vallone dello Stinco. Vallone dello Stinco è un canyon fluvio carsico lungo circa 2,5 km. La linea d’acqua nasce da Cozzo della Campana, Cozzo Carcatizzi e costeggia il limite comunale per poi sfociare nel Vallone De Landro e successivamente sul fiume Nocella. A monte si può ammirare un bellissimo bosco di frassino, elce, rovere e querce. Il Vallone è citato in una pergamena del 1352, ed è un’area dal grande interesse archeologico oltre che naturalistico.
“Abbiamo aderito con entusiasmo – afferma Alfonso Lo Cascio, presidente regionale di BCsicilia – alla giornata mondiale dell’ambiente istituita nel 1972 dall’assemblea generale dell’Onu e che si celebra in oltre 150 paesi del mondo coinvolgendo persone, comunità, enti e nazioni, con la promozione di centinaia e centinaia di iniziative volte alla difesa dell’ambiente. Nel 2021 il tema scelto per il World Envionment Day è il “ripristino degli ecosistemi” con il fine di difendere gli organismi viventi e l’habitat naturale. E in questo senso come BCsicilia abbiamo voluto dare un nostro contributo alla sensibilizzazione sui temi ecologici proponendo sette escursioni fluviali in altrettanti corsi d’acqua dell’isola. In occasione della giornata abbiamo anche lanciato il “gruppo forestale volontario di tutela ambientale e culturale”, organo tecnico dell’associazione che mira alla salvaguardia del patrimonio naturale siciliano alla luce dell’obiettivo 15 dell’ONU: proteggere, ripristinare e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire in modo sostenibile le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e invertire il degrado dei suoli e fermare la perdita di biodiversità”.