Come ogni anno anche nel 2021 torna a Motta d’Affermo, alla Piramide di Staccioli il rito della luce con tema “la visione del futuro”. Un appuntamento dedicato ai giovani e al loro futuro, organizzato anche quest’anno dal mecenate Antonio Presti, fondatore di Fiumara d’arte.
“Vogliamo restituire una nuova visione per consegnare il futuro ai giovani. Ringrazio sempre la bellezza, che nella sua innocenza e nel suo valore di differenza, restituisce il suo respiro ad un’umanità che – dice Presti – mai come in questo momento ha bisogno di parlare col cuore al cuore della gente. In questo presente abbiamo tutti bisogno di riprenderci la gioia di vivere, espropriata dalla dittatura della paura e da quell’imperialismo consumistico, oggi più che mai decadente, che genera depressione spirituale. Il viaggio simbolico all’interno della Piramide, il cammino dall’oscurità alla luce, consegna bellezza e conoscenza a tutti i visitatori, restituendo così, alle nuove generazioni, il valore della visione del futuro.
Il rito della luce – continua Presti – ritorna puntuale come ogni anno nei giorni del Solstizio d’estate. La piramide 38° parallelo, opera del maestro Mauro Staccioli, sarà aperta al pubblico e suonerà come un anelito di speranza. Quest’anno il rito della luce è dedicato alla visione del futuro. L’armonia universale è il soffio che avvolge tutti, il futuro non va inteso soltanto come paura, incertezza, ma come possibilità, prospettiva e nuovo modo di vedere il mondo attraverso la lente diversa e caleidoscopica dell’arte e della bellezza.
Il percorso del rito della luce, ai piedi della piramide, che ci ha illuminato in questi 11 anni, nutrendoci di un fuoco primordiale ed eterno, anche quest’anno purtroppo non sarà quel momento di condivisione collettiva che puntualmente radunava migliaia di artisti e visitatori provenienti da ogni parte del mondo”.
La piramide di Staccioli sarà aperta tutti i fine settimana di giugno a partire da questo fine settimana. “Quel momento di incontro – prosegue Presti – sarà, ancora un volta, un momento di riflessione sulla nuova prospettiva che questa pandemia ha tentato di strapparci. L’energia dei giovani, dell’arte e della bellezza ci ha messo ancora nelle condizioni di pensare e riflettere in direzione di un futuro diverso, ricalibrato in seguito ad un forte trauma collettivo che ha generato fragilità e disagio soprattutto nelle nuove generazioni”.
“Sosteniamo questa grande manifestazione culturale – commenta il sindaco di Motta d’Affermo, Sebastiano Adamo – nella consapevolezza che esso rappresenta una grande occasione di sviluppo culturale e turistico.
Inoltre, nello spazio antistante l’albergo museo d’arte contemporanea Atelier sul mare di Presti, sarà installato il “bosco incantato”, sedie sculture di Ute PYka e Umberto Leone e sarà fruibile il “Cavallo eretico” dell’artista messinese Antonello Bonanno Conti, realizzato in acciaio inox. Inoltre, ogni giorno alle 12.00 sarà possibile visitare le camere d’arte dell’albergo museo d’arte contemporanea Atelier sul mare – Castel di Tusa, con un ticket d’ingresso di 7 euro.
La Piramide di Mauro Staccioli è alta trenta metri, orientata a nord-ovest e spaccata da una fessura da cui, al tramonto, penetra la luce. Non sono casuali le sue coordinate geografiche, bilancia universalmente due opposti: da una parte la Corea luogo di sofferenza e divisione, dall’altra la Sicilia che con la sua piramide diventa un luogo di unità e di pace.
La sua corazza in acciaio corten, un materiale che con il tempo si ossida fino ad assumere lo stesso colore ferroso della terra da cui sembra nascere, si raffredda al calar del sole. È in quel momento che l’opera di Mauro Staccioli comincia a parlare ai visitatori. Prodotti dalle giunture che si raffreddano, si odono infatti crepitii ed echi, mentre al centro dello spazio si ritrova un percorso a spirale, simbolo di un viaggio iniziatico. Inaugurata nel 2010, la piramide è inclusa in un percorso di bellezza naturale e d’arte, quello di Fiumara, una delle attrazioni turistiche più importanti della Sicilia. Un museo d’arte contemporanea a cielo aperto che ha dato slancio ad una zona rimasta fuori dalle principali rotte sicule, valorizzando uno splendido paesaggio naturale con i suoi paesi. “Siamo tra i panorami del parco dei Nebrodi e il parco delle Madonie – continua Presti – Un museo che ha avuto la sua genesi nel 1986 con “la materia poteva non esserci” di Pietro Consagra. Seguiranno “Una curva alle spalle del tempo” “Paolo Schiavocampo”, “Monumento per un poeta morto” di Tano Festa, “Energia mediterranea” (Antonio Di Palma), “Labirinto di Arianna (Italo Lanfredini), Arethusa (Piero Dorazio e Graziano Marini) e La via della bellezza di autori vari.
Opere monumentali inserite nei paesaggi della Sicilia, che li arricchiscono di significato. Punto di partenza per la visita del parco Fiumara d’Arte il museo albergo atelier sul mare. Antonio Presti, già ideatore del museo a cielo aperto più grande d’Europa “Fiumara d’arte” è l’artefice di questa realtà unica dove paesaggio, cultura e arte si fondono per mostrare e far vivere ai visitatori di questa terra magnifica un’emozione indimenticabile: l’arte deve essere vissuta come un sogno.