E’ finito agli arresti domiciliari per estorsione nei confronti dei propri dipendenti un imprenditore del nisseno arrestato dalla finanza di Caltanissetta nell’operazione denominata Nemesi. Si tratta di I.A.G., 53 anni, indagati per estorsione, auto riciclaggio con l’aggravante di aver commesso il fatto nell’esercizio di attività professionale.
Gli accertamenti investigativi condotti dalle fiamme gialle nissene hanno evidenziato come l’indagato, nella qualità di amministratore pro tempore di una società di Santa Caterina Villarmosa, approfittando della situazione del mercato del lavoro a lui favorevole per la prevalenza dell’offerta sulla domanda, mediante la minaccia di licenziamento costringeva i propri dipendenti a restituirgli in contanti una quota parte dei compensi percepiti per le prestazioni effettuate.
L’indagato, architetto, aveva predisposto un collaudato sistema volto alla costituzione di fondi neri derivanti dagli importi in contanti pretesi in restituzione dalle vittime¸in virtù della sudditanza psicologica determinata dalle condizioni vessatorie imposte. Le provviste di denaro contante illecitamente accumulate dal 2011 venivano nascoste mediante il reimpiego per le esigenze dettate dall’esercizio dell’attività di impresa, configurando la condotta penalmente rilevante dell’autoriciclaggio, aggravata dalla commissione del fatto nell’esercizio di attività professionale.
Le indagini hanno determinato l’applicazione degli arresti domiciliari nei confronti dell’indagato e il sequestro preventivo, anche per equivalente, di circa 174 mila euro.