Un cantiere nautico e una porzione dell’alveo del torrente Calitù a Gioiosa Marea, nel messinese, sono stati sequestrati dai carabinieri in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip di Patti, Eugenio Aliquò, su richiesta della dottoressa Parialò, sostituto procuratore della repubblica di Patti, diretta da Angelo Cavallo.
I carabinieri hanno sequestrato lo stabilimento e il torrente, per una porzione di circa 200 metri quadrati, dove era stata realizzata una discarica abusiva e hanno denunciato in stato di libertà il titoare del cantiere per reati di attività di gestione di rifiuti e realizzazione di discarica non autorizzata nonché combustione illecita di rifiuti.
Il provvedimento di sequestro scaturisce dalle indagini condotta dai militari di Gioiosa Marea che, a seguito di una segnalazione pervenuta da un cittadino, hanno svolto un sopralluogo al cantiere nautico, accertando la presenza di scarti prodotti dalla costruzione delle barche che venivano depositati all’interno del cantiere senza la distinzione dei rifiuti pericolosi¸in violazione dalla normativa in materia di smaltimento dei rifiuti.
Inoltre, i carabinieri hanno verificato la realizzazione di una discarica non autorizzata in una porzione del greto del torrente Calitù adiacente all’azienda. Qui venivano depositati illecitamente gli scarti di lavorazione industriale parte dei quali venivano bruciati all’interno del sito produttivo. L’alveo del torrente è stato affidato in custodia al comune di Gioiosa Marea e sarà successivamente sottoposto all’attività di bonifica.