Il programma Sprar, sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, è già operativo al comune di Aidone, nell’ennese, dopo l’approvazione del progetto da parte del ministero dell’Interno.
“Aidone si colloca nell’importante rete dello Sprar – commenta il sindaco Filippo Gangi – essendo a tutti gli effetti città di accoglienza e solidarietà, sulla base dell’esperienza degli scorsi anni nei quali abbiamo ospitato stranieri minori che sono stati seguiti nella filosofia dei percorsi di autentica integrazione. Un’esperienza che ha arricchito e dato positività alla nostra città”.
Il comune di Aidone è arrivato novantanovesimo sui 367 progetti approvati in Italia per il triennio 2014-2016. In pratica, si tratta di gestire un flusso di 15 rifugiati e richiedenti asilo, con la possibilità di ampliare ad ulteriori 15 persone, in base alle esigenze dei centri di prima accoglienza. Seguendo lo spirito dello Sprar, così come enunciato dal ministero dell’interno, il modello di accoglienza proposto dal comune sarà un tipo di accoglienza integrata e prevede tutta una serie di misure di informazione, accompagnamento, assistenza ed orientamento dei migranti.
Ci sarà un team multidisciplinare che si occuperà di gestire le aree di: assistenza sanitaria, sociale, mediazione linguistica ed interculturale, orientamento ed informazione legale, inserimento scolastico dei minori, attività multiculturali, servizi per l’inserimento lavorativo, servizi per la formazione e servizi per l’alloggio. Il tutto realizzato attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico che tengano in considerazione la storia personale del migrante. In particolare, l’organigramma e l’organizzazione generale dello Sprar prevede di ospitare sia famiglie che singoli. Il team comprenderà un coordinatore, un operatore legale, un educatore, un mediatore interculturale e sociale, uno psicologo e un amministrativo.
Supporto per altre funzioni richieste dal manuale S.P.R.A.R sarà fornito da collaboratori esterni che svolgeranno una doppia funzione complementare nel comune di Piazza Armerina. “La programmazione della gestione ordinaria dei migranti non rappresenta solo un ottimo esempio di welfare community sul nostro territorio – commenta la dottoressa Roberta La Cara in qualità di sociologa del team di Aidone – ma apre la nostra comunità all’accoglienza attraverso l’opportunità che lo S.P.R.A.R offre ai migranti di essere accolti, tutelati e integrati. E’ importante che loro non siano mai lasciati soli nel loro viaggio poiché non è solo fisico ma anche psicologico”.