Aveva la mania del gioco e maltrattava la moglie. L’ultima volta non ha estitato di picchiare la moglie di fronte ai figli e fuggire via prima di essere arrestato. I carabinieri della stazione catanese di Mascali hanno arrestato un 29enne romeno perché ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia, rapina e lesioni personali. Tutti i reati sono stati commessi nei confronti della moglie, una connazionale di 28 anni.
L’uomo, sposato dal 2018, condivide con la vittima una figlia di 2 anni nata dal loro matrimonio e un bambino di 5 anni nato da una precedente relazione della moglie.
Come racconterà la vittima ai carabinieri, i problemi coniugali si sono rivelati da quando il marito ha iniziato ad ubriacarsi e a fare uso di sostanze stupefacenti, sperperando il denaro guadagnato ai video poker, non provvedendo più al proprio nucleo familiare, ad esempio non pagando più l’affitto di casa ma, cosa ben più grave, senza dare più sostegno alimentare alla moglie e i piccolini. Ad ogni rimostranza espressa della donna, che gli contestava anche il fatto di allontanarsi da casa anche per settimane, questi la minacciava di morte e il più delle volte finiva per percuoterla violentemente senza preoccuparsi della presenza in casa dei bambini.
L’episodio si è svolto di nuovo la scorsa notte, proprio in presenza dei minoreni quando, al termine dell’ennesima lite, non ha esitato a colpirla con schiaffi e pugni, strapparle di mano il cellulare, per evitare che potesse chiedere aiuto e fuggire via. La poveretta, esausta, è riuscita a chiamare i carabinieri che giunti sul posto hanno provveduto a farla visitare dai medici della locale guardia medica che le hanno riscontrato delle lesioni giudicate guaribili in 15 giorni nonché a diramare, tramite la centrale operativa di Giarre, la nota di ricerca dell’uomo. Quest’ultimo è stato rintracciato e bloccato dall’equipaggio di una gazzella del radiomobile, mentre a bordo della propria auto percorreva la via Siculo Orientale. L’arrestato è stato associato al carcere di Catania piazza Lanza.