Il 50enne Giampiero Riccioli è stato fermato dagli agenti della squadra mobile di Siracusa. L’uomo è accusato di duplice omicidio ed occultamento di cadavere.
Ieri pomeriggio, infatti, nella sua villa di contrada Tivoli, a 10 km da Siracusa, gli agenti della polizia hanno trovato dei resti umani che potrebbero essere riconducibili ad Alessandro Sabatino, 40 anni e Luigi Cerreto,23 anni, casertani. I due erano scomparsi dal 12 maggio del 2014 e lavoravano nella villa come badanti del padre di Riccioli.
Sabatino e Cerreto erano spariti nel nulla 7 anni fa. Della loro scomparsa si era occupata anche la popolare trasmissione Rai “Chi l’ha visto?”, ma senza alcun risultato. Ora il giallo della scomparsa dei due badanti casertani sembra essere giunto all’epilogo, purtroppo con la morte di entrambi.
Unico fermato è il figlio dell’anziano di cui i due erano i badanti. Erano scomparsi il 12 maggio del 2014. Riccioli è accusato di duplice omicidio e occultamento di cadavere. I due badanti sarebbero stati sotterrati nel giardino della villa di famiglia dove ieri sono stati trovati i loro resti umani. Solo un esame del Dna potrà confermare che si tratti dei due badanti scomparsi sette anni fa.
L’uomo aveva assistito per ore alle operazioni di scavo, sia in un terreno attiguo, sia nel giardino della villa dove i due scomparsi vivevano insieme al padre dell’indagato. Le ricerche eranos tate effettuate anche con il georadar per due giorni. L’uomo fermato oggi aveva ostentato una certa sicurezza, svanita quando sono emersi i primi resti e anche dei vestiti in un sacco. A quel punto Riccioli si è allontanato dalla zona cercando di far perdere le proprie tracce, ma è stato ritrovato nella notte nella casa al mare vicino Pachino. Per lui si sono aperti i cancelli del carcere di Cavadonna a Siracusa, in attesa dell’interrogatorio di garanzia.
Alla base del duplice omicidio ci sarebbero state le continue discussioni tra i due e Riccioli. I badanti avrebbero chiesto più volte all’uomo conto e ragione di segni di percosse che trovavano spesso sul corpo dell’anziano genitore. L’indagine ora è stata avocata dalla procura generale di Catania che ha disposto nuovi accertamenti eseguiti dalla squadra mobile e dalla scientifica di Siracusa, compresa l’attività di scavo nella villa del presunto assassino.