Sono state selezionate cinque proposte per la riqualificazione del parco archeologico di Tindari, nel messinese. Adesso hanno due mesi di tempo per presentare i progetti approfonditi. A renderlo noto è l’assessore regionale alla cultura, Alberto Samonà
La commissione istituita dalla soprintendenza dei beni culturali di Messina ha concluso la prima fase del concorso internazionale di progettazione per la riqualificazione e valorizzazione dell’area archeologica e dell’antiquarium di Tindari, selezionando le cinque migliori proposte che si sono classificate ex aequo per la partecipazione alla seconda fase.
I 5 progettisti avranno ora 60 giorni di tempo per elaborare un approfondimento del progetto e presentarlo per la valutazione definitiva. Le proposte progettuali riguardano l’aspetto architettonico per la parte strutturale e impiantistica dell’intero sito, ma anche il complessivo restyling del parco per cui è stato approvato un finanziamento di 5 milioni di euro da realizzare.
“Stiamo molto investendo sulla riqualificazione del sito archeologico di Tindari – sottolinea l’assessore Samonà – consapevoli della rilevanza che la valorizzazione di questa importante parte del territorio può assumere nel rilancio culturale ed economico della costa tirrenica della Sicilia.
L’inserimento di nuovi elementi attrattori e di servizio e il miglioramento delle condizioni generali dell’area archeologica, con l’ammodernamento della struttura con nuovi canoni di utilizzazione del sito, uniti alla recente inaugurazione del Lapidarium di Alaesa Arconidea e la nomina di un nuovo direttore del parco – precisa Samonà – sono tutti elementi che sanciscono una strategia di complessiva valorizzazione dell’area sulla quale il governo Musumeci sta impegnando molte risorse.
È un impegno – prosegue l’assessore regionale – assunto con i comuni e le comunità del territorio che stiamo cercando di onorare con ogni mezzo possibile”.
“Non potevo che salutare con entusiasmo – interviene il neo direttore del parco di Tindari, Domenico Targia – ad appena un giorno dal mio insediamento, la straordinaria notizia dell’iter del progetto di riqualificazione e valorizzazione del parco archeologico di Tindari convinto, come sono, che questo sia il “baricentro culturale” di una vasta area di incantevole pregio archeologico e naturalistico che va da Cefalù a Milazzo. Assumo l’impegno di seguire con molta attenzione tale processo di crescita per apportare nuovi linguaggi interpretativi e di relazione all’interno del sistema culturale della fascia tirrenica che va dai Nebrodi ai Peloritani, fino alle Eolie”.
“La soprintendenza di Messina non si è fermata un momento – spiega la soprintendente Mirella Vinci – riguarda la riqualificazione dei percorsi di visita, la ridefinizione e l’ampliamento degli spazi destinati alla fruizione, l’adeguamento degli spazi funzionali e di servizio a nuove esigenze. Tra sessanta giorni saremo in grado di valutare le proposte progettuali che perverranno dalle cinque ditte oggi selezionate e da quel momento prenderà il via la parte operativa del progetto grazie al quale avremo l’opportunità di fruire l’antico impianto urbano della città, utilizzando anche soluzioni tecnologiche innovative che aiuteranno a comprendere il complesso nella sua struttura morfologica originaria, incluso il particolare contesto paesaggistico, storico e antropico”.