Una donna di 36 anni è stata arrestata ad Adrano dagli agenti del locale commissariato e la figlia è stata denunciata. Entrambe dovranno rispondere di resistenza a pubblico ufficiale, oltraggio a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato.
La vicenda scaturisce dall’intervento effettuato dagli agenti della volante, intervenuti a seguito di una segnalazione giunta su 112 NUE, per una fuga di gas in garage di un edificio dela cittadina adranita. Gli agenti si sono immediatamente recati sul posto dove hanno iniziato le attività di tutela della incolumità pubblica, procedendo a verificare la sussistenza del pericolo e mettere in sicurezza i luoghi. È stata subito riscontrata la presenza di un deposito abusivo di bombole di gas per uso domestico.
La donna, nel corso dell’intervento, non è risultata essere la responsabile del deposito abusivo e ha iniziato ad interferire con le operazioni di accertamento ed è stata invitata a mostrare i documenti di identità e per tutta risposta ha iniziato ad inveire contro gli agenti con frasi ingiuriose e proferendo nei confronti di questi ultimi anche minacce di morte.
Invitata a seguire gli operatori in commissariato per le necessarie attività di identificazione, la donna ha opposto un’attiva resistenza, scalciando e sferrando pugni all’indirizzo degli operatori stessi, danneggiando anche l’abitacolo dell’auto di servizio.
Analogamente, la figlia diciassettenne, nel tentativo di “liberare” la madre, ha spintonato più volte gli agenti, sferrando anche lei calci e pugni al loro indirizzo.
Il pm di turno ha disposto l’immediata liberazione della donna, ritenendo di non dover richiedere l’applicazione di misure coercitive nei suoi confronti. La 17enne è stata denunciata. Il deposito è stato messo in sicurezza dai vigili del fuoo e posto sotto sequestro dagli agenti che ne hanno verificato carenze sotto il profilo penale. Sequestrato anche tutto il materiale rinvenuto al suo interno, precisamente novantasette bombole per il gas di varie marche e capienza.